“Mondiali antirazzisti” rallentati dal maltempo, ma a Firenze si giocherà
L'evento previsto al Parco delle Cascine è stato spostato dal 4 all'11 ottobre. La formula classica è confermata: tornei di calcio a 5 e pallavolo autoarbitrati e aperti a tutti

Stanno cercando di ripartire, i Mondiali Antirazzisti, evento centrale dell’estate Uisp, purtroppo annullato a causa dell’emergenza sanitaria in atto.
Ci si è messo anche il maltempo, e così è stato rimandato a domenica 11 ottobre l’appuntamento di Firenze, al Prato della Tinaia, all’interno del Parco delle Cascine, che avrebbe dovuto svolgersi all’interno della Festa dello Sport del Quartiere 1.
Ma si ripartirà presto, solo una settimana di ritardo, e con la formula che resta inalterata rispetto al passato: tornei liberi di calcio a 5 e pallavolo non competitivi con partite auto-arbitrate, alle quali è possibile iscrivere gratuitamente la propria squadra composta anche da giocatori di generi diversi e senza limiti di età. Inoltre, per tutti è prevista la possibilità di utilizzo libero di tavoli da ping pong e calcio balilla. Le aree di gioco dell’evento saranno accessibili gratuitamente tramite registrazione obbligatoria agli ingressi e soggette alle norme previste per il contenimento del Covid-19.
I Mondiali Antirazzisti Uisp sono un cantiere aperto, una carovana itinerante per l’Italia con un carico importante: si chiama “valore sociale dello sport” e si legge in tutte le lingue del mondo. Una serie di iniziative raccolte nell’Almanacco Antirazzista Uisp. Da oltre vent’anni, i Mondiali Antirazzisti sono un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti dello sport senza confini, e la summa di quello che per Uisp significa “sport sociale e per tutti”: una festa con squadre miste per genere, età, etnia, che si confrontano sulla base del fair play, senza bisogno di arbitri.
Un grande evento che, dall’iniziale location di Bosco Albergati, vicino Modena, è diventato una vera e propria carovana di appuntamenti in tutta Italia, un’occasione per parlare di temi cari all’associazione, dall’inclusione alla parità di genere, dalla necessità di nuove politiche sociali e sportive. Tanti i personaggi che in questi anni hanno prestato la propria notorietà alla manifestazione, negli anni, ma le ultime edizioni erano state pensate più come delle vere e proprie feste corali, in cui squadre provenienti da ogni parte d’Italia e con ogni tipo di formazione si incontrano e raccontano. Dai Mondiali e dall’esempio qui lanciato sono nate esperienze innovative, come quella di Liberi Nantes, la formazione romana che, sui campi di periferia cari a Pier Paolo Pasolini, raggruppa i rifugiati della città dando loro la possibilità di giocare un campionato “vero”.
SPECIALE UISP – Tutti gli articoli di VareseNews in collaborazione con UISP Varese
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