Chi nega con la violenza la pericolosità del virus 

Gli estremisti e i neofascisti, oltre a non conoscere la storia, richiamandosi proprio al violento fascismo autoritario, hanno una concezione deviata e fuorviante della Libertà di circolazione

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Egregio Direttore,

nonostante le continue raccomandazioni da parte degli scienziati e dei medici di osservare comportamenti responsabili per evitare il diffondersi dell’epidemia del Covid-19, molti, soprattutto giovani, non rispettano le norme poste a tutela della salute pubblica! Dopo la commovente commemorazione delle vittime del Covid tenuta a Bergamo lo scorso 28 giugno dal Presidente della Repubblica, preceduta dalle indimenticabili parole di fratellanza universale e di profondo conforto umano proferite da Papa Francesco in occasione della commovente preghiera tenuta davanti alla Basilica di San Pietro lo scorso 27 marzo per i morti e per i sofferenti a causa del Covid, rilevo che purtroppo gli estremisti di destra ancora affermano pubblicamente che il Coronavirus sia soltanto una semplice influenza un po’ più forte delle precedenti e che la sua pericolosità sia solo un’invenzione e un complotto del Governo, anche se costoro spesso non solo non hanno alcuna laurea in medicina ma non hanno mai conseguito alcun titolo di studio. Dal 1945 ad oggi non ci sono mai stati in Italia 38.000 morti in un solo anno per una semplice influenza!

Alla luce dell’evidenza che tutti noi abbiamo visto tra marzo e maggio e ancora oggi vediamo proprio qui in Lombardia, con migliaia di feretri (deceduti non per semplice influenza) e con gli ospedali e con i pronto soccorso ridotti al collasso e in grave difficoltà, ad oggi con 38.100 morti in tutta Italia, dei quali 17.400 in Lombardia, con 1.178.000 morti in tutto il mondo, coloro che sostengono che il coronavirus non esiste ma che è soltanto un complotto del Governo per privarci della libertà (tra l’altro conquistata a seguito della dura lotta di liberazione contro il nazifascismo e garantita nella nostra Costituzione democratica) sono solo persone prive di cultura: garantire a tutti i cittadini la libertà di esprimere il proprio pensiero è un diritto inalienabile ma la libertà ha il limite della vergogna, del rispetto nei confronti dei morti e dei loro familiari e della salute pubblica!

Possiamo discutere sull’efficacia delle disposizioni adottate dal Governo e dalle Regioni per far fronte all’emergenza sanitaria che ci ha colpito così duramente, si può discutere su ogni possibile terapia medica ma non è umanamente accettabile che incompetenti affermino che il coronavirus non esiste e che è solo un’invenzione del Governo e dell’Unione Europea per instaurare una “dittatura”, soprattutto poichè chi sostiene tali assurdità deliranti e pericolose si richiama al triste e tragico regime fascista: “non ragioniam di lor, ma guarda e passa (Dante, Inferno, Canto III)”! Mi sovviene l’esempio letterario di Don Ferrante narrato dal Manzoni nei Promessi Sposi, così convinto che la peste che colpì Milano nel 1630 non esistesse che appunto morì di peste! “Oh creature sciocche, quanta ignoranza è quella che v’offende (Dante, Inferno, Canto VII)”! Proprio il Testo Unico delle Leggi Sanitarie del 1934 (R.D. n. 1265/1934), emanato dal governo fascista e in gran parte tuttora vigente, prevedeva il potere delle Autorità pubbliche di intervenire con provvedimenti sanitari restrittivi e coercitivi contro la diffusione delle malattie infettive e contagiose.

Gli estremisti e i neofascisti (nella foto, le proteste di piazza a Varese lo scorso 27 ottobre), oltre a non conoscere la storia, richiamandosi proprio al violento fascismo autoritario, hanno una concezione deviata e fuorviante della Libertà di circolazione, per la quale l’art. 16 della nostra Costituzione democratica prevede la possibilità di limitazione proprio per motivi di sanità e di sicurezza pubblica. Ben altro è la legittima e pacifica richiesta di risarcimento dei danni e di aiuto economico da parte delle attività commerciali colpite dai provvedimenti di chiusura temporanea disposti dal Governo per limitare l’assembramento di persone e la pericolosa diffusione dell’epidemia a tutela della salute pubblica e del bene comune: “Salus populi suprema Lex esto” (Cicerone). E’ tempo di non pensare soltanto al nostro arido interesse personale ma di pensare anche al Bene comune con qualche sacrificio temporaneo infatti, come ricorda Papa Francesco nella sua ultima enciclica “Fratelli tutti”, “tutto ciò che è umano ci riguarda”!

Negli Stati Uniti il governo conservatore, che ha sempre minimizzato la gravità del Covid in nome del profitto economico, ora è stato costretto dall’aggravarsi dell’emergenza sanitaria, con ben 228.000 morti, a porre restrizioni alla vita pubblica. e il presidente ultra conservatore del Brasile, che si è sempre opposto a ogni intervento pubblico a tutela della popolazione contro il diffondersi del virus in nome del liberismo economico, negandone l’evidente pericolosità, ha di fatto contribuito a causare ad oggi nel suo Paese ben 158.500 morti, soprattutto tra i più poveri che nelle periferie non possono accedere alle cure sanitarie. “Il sonno della ragione genera mostri”!

Colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti.

Alberto Morandi
Laveno Mombello

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Ottobre 2020
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  1. Fabio Visentin
    Scritto da Fabio Visentin

    Ricordo allo zelante sig. Morandi che in piazza i facinorosi che sono stati fermati appartenevano a centri sociali ed altri erano immigrati violenti. Non usi il termine “fascista” se non sa cosa significhi. a meno che si riferisca ai nuovi fascisti, ovvero la sinistra odierna.
    Grazie.

    1. Avatar
      Scritto da Felice

      Lungi da me nel difendere questa gentaglia per dover di cronaca occorre precisare che sembra che le mele marce si siano ben riunite. Sono stati segnalati anche gruppi di ultras del calcio ed esponenti di gruppi di estrema destra. Gli antipodi quando c’è da saccheggiare e spaccare sembra che abbiano una improvvisa unità di intenti. Nel frattempo le lecite manifestazioni pacifiche dei commercianti sono andate in secondo piano e sono state presto dimenticate.

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