Il postino non suona, lascia l’avviso di giacenza e se ne va

Una vicenda di disservizio postale raccontata in prima persona da un nostro collega

Generico 2018

Il postino non suona, lascia l’avviso della raccomandata e se ne va. Peccato per lui che lo smart working “costringa” a casa tanti lavoratori, compresi noi giornalisti, che in alcuni giorni della settimana siamo al lavoro dalle nostre scrivanie, a domicilio. Ecco la mia “disavventura postale”, dovuta alla maleducazione e alla scarsa professionalità di un portalettere che non mina il rispetto e la considerazione che ho per i lavoratori delle Poste, alcuni dei quali amici da anni.

È successo a Casciago, nella mattinata di lunedì 12 ottobre, intorno alle 10 del mattino. Abito in una strada residenziale, piena di villette e case singole, con i cani (soprattutto il mio) che abbaiano ogni volta che qualcuno passa davanti al cancello. Lunedì mattina il mio cane era fuori mentre io lavoravo al pc, in attesa della riunione di redazione: quando è arrivato il postino si è messo ad abbaiare, come sempre. Io ho guardato fuori dalla finestra, ho visto il postino che infilava qualcosa nella cassetta delle lettere e poi andava via e per scrupolo sono uscito subito; ho aperto lo sportellino e dentro ci ho trovato l’avviso di giacenza di una raccomandata indirizzata a mia moglie. A quel punto ho inseguito il postino per strada, fino a metà della mia via (30 metri, non una gran corsa), dove il portalettere si è fermato per un’altra consegna (per altro rigorosamente senza mascherina, oltre che senza casco).

Gli ho chiesto perché non avesse suonato e lui mi ha risposto con fare arrogante che questo lo dicevo io, che lui ha suonato e sono io che non ho risposto. Gli ho fatto notare che l’avviso di giacenza riportava le 10.14 come orario e che in quel momento erano le 10.16, quindi io ero in casa e l’ho inseguito dopo meno di due minuti d’orologio, ma quello non ha voluto fare passi indietro e anzi con tono ancora più arrogante mi ha detto di fare una segnalazione o un reclamo se avessi voluto, ma che lui la raccomandata non me l’avrebbe data. Ho insistito un po’, ho provato a farmi dare il suo nome alzando un po’ i toni della discussione, ma non c’è stato nulla da fare. Sono usciti in strada anche alcuni vicini che hanno assistito alla scena, uno di loro ha anche ricordato al postino che le Poste sono state multate per questo tipo di comportamenti e per le consegne fittizie delle raccomandate, ma lui se ne è andato accelerando col suo motorino, senza nemmeno terminare la consegna delle lettere nelle ultime case della via.

Ma non è finita qui, perché a quel punto ho deciso di andare fino in fondo alla questione e mi sono recato al centro di distribuzione di viale Belforte, dove c’è anche l’ufficio che gestisce i portalettere. Sono andato prima in Posta a Casciago e poi in viale Belforte, dove mi hanno indirizzato ad un ufficio del primo piano. Qui un funzionario mi ha ricevuto, non senza avermi prima ricordato che la prassi vorrebbe che si compilasse un documento allo sportello per inoltrare il reclamo. Spiegata la vicenda, il funzionario ha parlato col suo direttore e mi ha assicurato che la raccomandata sarebbe arrivata a casa mia oggi, martedì 13 ottobre, con le scuse di Poste Italiane per l’accaduto.

Tutto è bene quel che finisce bene? Purtroppo no, perché il postino oggi (finora, alle 13.17) non è arrivato, e nemmeno la raccomandata.

LIETO FINE – Alle 14.30 la tanto attesa raccomandata è arrivata, come promesso dal funzionario di Poste Italiane, che ringrazio. L’ha portata una postina molto gentile, che l’ha consegnata indossando la mascherina come prescritto dalle norme di legge.

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Ottobre 2020
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Commenti

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    Scritto da carlo196

    È vergognoso anche il comportamento del funzionario delle Poste che dovrebbe anche sanzionare quel portalettere e quelli che si comportano in modo simile. Nel mio piccolo vorrei anche capire come mai il quotidiano cui sono abbonato mi arriva quasi sempre a metà pomeriggio e non in mattinata visto che abito in Varese e non un sperduto paese di montagna (che oltretutto avrebbe gli stessi diritti).

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    Scritto da Ba67

    A me è successa una cosa simile, o peggio. Mi sono trovata nella buca lettere il secondo avviso di giacenza (il primo non l’avevo MAI ricevuto). Sono andata in Posta per ritirare il pacco e chiedere spiegazioni e mi hanno risposto che loro non potevano consegnarmelo. Dopo varie peripezie e discussioni, il pacco è tornato al mittente, senza possibilità di ritiro. Fortunatamente il mittente ha capito e me ne ha recapitato un altro, ovviamente appoggiandosi ad un corriere e non più alle Poste.

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    Scritto da Enrica

    Purtroppo più volte sono stata “vittima” allo stesso modo ,trovando in cassetta avviso per raccomandata ,quando semplicemente suonando, il postino avrebbe trovato qualcuno in casa .Credo che a Varese sia prassi non desueta per i portalettere. Apriamo un sondaggio?

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    Scritto da Paolo2

    Oggi a casa mia (Varese) stessa situazione : siamo a casa in TRE, più il cane che ogni volta che sente il citofono abbaia furiosamente.
    Eppure il postino alle 11.47 ha lasciato un 1° avviso di giacenza che riporta “non abbiamo potuto effettuare il servizio di consegna per assenza del destinatario”. E più in basso “Sarà effettuato un 2° tentativo di recapito il giorno successivo”
    Ed invece del 2° tentativo, ha lasciato anche un 2° avviso (stesso orario 11.47 !) che ci invita ad andare a prenderci noi l’oggetto all’ufficio postale tra 2 giorni.
    UNA VERA PRESA IN GIRO ! (E NON E’ LA PRIMA VOLTA !)

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