“Ripartiamo insieme”: il discorso di Bellaria, al primo consiglio comunale del secondo mandato
Il discorso di Stefano Bellaria, eletto sindaco per il secondo mandato, al primo consiglio comunale a due settimane dalle votazioni
«Care sommesi, cari sommesi buonasera. Voglio innanzitutto condividere parole di gratitudine. Grazie a chi si è recato alle urne per eleggere la nuova amministrazione cittadina», ha aperto così ili Stefano Bellaria il consiglio comunale di Somma Lombardo martedì 5 ottobre 2020.
Si tratta della prima volta, dopo l’ultimo consiglio comunale di febbraio prima del lockdown, che giunta, sindaco e consiglieri si radunano a palazzo Visconti. Bellaria è stato riconfermato sindaco al secondo mandato quattordici giorni fa, martedì 22 settembre, vincendo al primo turno contro gli sfidanti Alberto Barcaro e Manuela Scidurlo (entrambi ora consiglieri comunali di minoranza).
«Nonostante il periodo particolare che stiamo vivendo – ha continuato il primo cittadino – hanno votato 1.030 persone in più di 5 anni fa. Tra tutte vorrei evidenziare la figura di Dina Marchetti, 102 anni di età, la più giovane studentessa della Uate, che ha chiesto di essere accompagnata al seggio perché voleva fare la sua parte e tenere fede al suo dovere civico. Dobbiamo molto a persone come lei, ci aiutano a non dare per scontata la libertà che abbiamo ricevuto in eredità, una libertà che fa rima con responsabilità. Responsabilità, ma anche gioia e speranza da esercitare ogni volta che ci rechiamo in un seggio o partecipiamo ad una iniziativa o ad un’assemblea di quartiere. Dina ci ricorda che tutti, pur con differenti modalità, possiamo e dobbiamo fare la nostra parte per rendere migliore la comunità in cui viviamo. Grazie a tutti i candidati, perché indipendentemente dal risultato elettorale hanno concretamente dimostrato, dedicando tempo, idee ed energie, di avere a cuore il futuro della nostra città. Grazie e auguri a tutti i consiglieri comunali e agli assessori presenti qui stasera. Inizia per noi tutti un nuovo cammino, impegnativo, ma al contempo avvincente e significativo. Un cammino da percorrere insieme ai cittadini, alle associazioni, ai segretari di quartiere; ritengo infatti che il risultato della partecipazione al voto, che dobbiamo puntare a migliorare tra cinque anni, sia anche da ricercare in una sana voglia di protagonismo dei nostri concittadini. Le assemblee di quartiere, il bilancio partecipato, le celebrazioni particolari in occasione delle numerose festività civili e civiche sono strumenti a disposizione per rafforzare lo spirito comunitario. Strumenti che i sommesi hanno dimostrato di apprezzare e che, con il voto ci hanno chiesto di praticare, di rafforzare, di implementare. Sui vostri banchi troverete alcuni semplici, ma sentiti, doni: per le signore, una piccola composizione floreale a base di gerbera e alstromeria, piante dai molti colori che richiamano la bellezza, la diversità, l’aspirazione al bene; per i nostri tre giovani consiglieri comunali under 20, Martina, Antonio e Ronny, una copia di un bel libro scritto nel 2011 da Carlo Azeglio Ciampi, A un Giovane Italiano. Ci associamo all’augurio che l’ex Presidente rivolge a ciascun giovane: “Desidero invitarti ad aguzzare lo sguardo, lo sguardo acuto dell’intelletto e del cuore, affinchè tu non perda mai di vista il segno di quella strada che tu stesso dovrai provvedere a tracciare, senza superbia, ma senza troppi timori”. Per ciascuno di noi il gagliardetto della città di Somma Lombardo, per ricordarci che pur in ruoli differenti, giochiamo tutti nella stessa squadra. È nostra intenzione valorizzare, anche mediante l’attribuzione di deleghe, la gestione di progetti, il rafforzamento del lavoro delle commissioni, l’apporto che ciascun consigliere comunale può esprimere».
Il sindaco è poi passato ai ringraziamenti: «Permettetemi di ringraziare tutti i dipendenti comunali, in particolare Pinuccia per il prezioso e nascosto lavoro che svolgono quotidianamente. Un grazie speciale va a mia moglie Paola, a mamma Luisa, a Chiara, Luca e Riccardo che mi sono stati vicini nei cinque anni passati e che lo faranno in quelli a venire: senza il loro supporto non potrei farcela. Un grazie infine alle numerose associazioni e a tutti i sommesi che nei difficili mesi trascorsi si sono prodigati per sostenere chi era solo o in difficoltà. Siamo stati testimoni di gesti di solidarietà, spesso nascosti e silenziosi, che ci permettono di affermare che, qualunque prova ci riservi il futuro, saremo pronti ad affrontarla e a superarla insieme. Cinque anni fa abbiamo iniziato un viaggio per cambiare la nostra città. Un percorso che ci ha portato lontano, care sommesi e cari sommesi, grazie al vostro contributo, alla vostra presenza attiva alle assemblee di quartiere, alla vostra partecipazione alle iniziative pubbliche e ai numerosi eventi. Se Somma ora è un po’ più bella, vivibile e coesa, se si sente più comunità, è frutto di questo gioco di squadra. Ora vogliamo ripartire verso nuove mete, nuovi orizzonti, nuove possibilità, e anche stavolta vogliamo farlo insieme. Buon lavoro a noi tutti».
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