Una targa a Leggiuno ricorda il tenore Giuseppe Borgatti

A causa della situazione legata al Coronavirus, il Comune e l'associazione Lezedunum hanno dovuto rimandare l'inaugurazione della passeggiata e la conferenza dedicata al cantante in programma

giuseppe borgatti

In occasione dei settant’anni dalla sua scomparsa avvenuta nella località di Reno a Leggiuno, l’associazione culturale Lezedunum e l’amministrazione comunale hanno inaugurato il 18 ottobre una targa dedicata a Giuseppe Borgatti: uno dei più grandi tenori drammatici italiani passato alla storia negli abiti di Sigfrido e Tristano sotto la direzione di Arturo Toscanini.

«Avevamo proposto all’amministrazione comunale – spiegano i membri dell’associazione Lezedunum – un segno tangibile in ricordo di questo personaggio così importante ma anche così poco conosciuto. D’accordo con l’assessorato alla cultura si era deciso di intitolargli la “Passeggiata a lago” nei pressi del porto di Reno».

Il programma avrebbe previsto la cerimonia di inaugurazione e una conferenza a cura di Adriano Orlandini, esperto di opera e autore di una biografia dettagliata su Giuseppe Borgatti. «Purtroppo però – spiegano i membri dell’associazione Lezedunum -, a causa della situazione sanitaria ci siamo limitati alla posa di un pannello esplicativo. La cerimonia di inaugurazione e la conferenza sono state rimandate alla prossima primavera salvo ulteriori imprevisti».

Nato nel 1871 da una famiglia di braccianti agricoli di Ferrara, Giuseppe Borgatti ha debuttato nel 1892 al teatro dell’Accademia di Castelfranco Veneto. Ottenuto un buon successo, Borgatti negli anni successivi calcò i palchi dei teatri di Torino, Firenze, Venezia, Milano, ma anche a Madrid, Siviglia e San Pietroburgo.

Borgatti trovò però il trionfo al Teatro alla scala di Milano, quando nel 1896 venne chiamato per sostituire all’ultimo minuto il tenore Alfonso Garulli colto dal panico. Da qui iniziò un lungo successo che portò Borgatti a esibirsi in due importanti trasferte in Egitto e in Argentina, ma soprattutto di nuovo alla Scala nelle vesti prima di Sigfrido e l’anno successivo di Tristano sotto la direzione del maestro Arturo Toscanini.

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Pubblicato il 23 Ottobre 2020
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