Truffe ed estorsioni ai sacerdoti, sgominata la “banda dei restauratori“, indagini anche a Varese
L'attività dei militari partita a fine 2017: colpita una vera e propria “holding“ composta da 13 persone attiva in diverse regioni italiane

Dalle prime luci dell’alba nel centro-nord Italia è in corso una vasta operazione dei carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale che stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip di Oristano, nei confronti di 8 persone.
Sono pure in corso contestuali attività di perquisizione nei confronti di altri tre indagati.
Al centro delle indagini, coordinate dalla Procura di Oristano, le attività di una holding criminale composta da 13 cittadini italiani di etnia Roma (Romanì) che, prima in Sardegna e poi nella penisola, accreditandosi falsamente quali restauratori di beni culturali ecclesiastici, in particolar modo argenti, hanno posto in essere numerose truffe ed estorsioni – un centinaio quelli accertati – in danno di sacerdoti e dei responsabili di istituti religiosi cattolici.
Le indagini, avviate a fine 2017, hanno altresì consentito di tutelare l’immenso patrimonio culturale ecclesiastico che, altrimenti, avrebbero potuto essere irrimediabilmente danneggiato dagli interventi inidonei posti in essere da persone prive di qualsiasi qualifica professionale nel settore.
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