Pochi i bambini positivi ricoverati: la situazione di pediatria e sale parto

Al Del Ponte i papà possono assistere al parto ma poi niente visite fino a dimissioni. Un genitore "ricoverato" assieme al figlio per ogni paziente in pediatria

Il gioco del dottore in pediatria

Al Del Ponte pochi pazienti con Covid-19, tre percorsi ben distinti tra persone con tampone positivo, negativi o in attesa dell’esito e, comunque, sempre, altissima attenzione. “Nonostante il momento di grande fatica e sacrificio da parte di tutti gli operatori sanitari, qui la situazione è sotto controllo” assicura Massimo Agosti, Direttore del dipartimento Materno infantile dell’Asst Sette Laghi che negli ultimi giorni ha concentrato sul presidio di Varese tutti i ricoveri pediatrici, liberando quindi spazi di degenza per gli ospedali di Tradate e Cittiglio, dove sono rimasti attivi i punti nascita e di primo soccorso pediatrico (il primo soccorso pediatrico rimane attivo anche all’ospedale di Angera, sette giorni su sette, dalle ore 9 alle 16.30).

IN PEDIATRIA

I RICOVERI: i bambini positivi al coronavirus ricoverati al Del Ponte oggi (mercoledì 11 novembre) sono 5. “Per fortuna, anche un questa seconda ondata, constatiamo che i bambini difficilmente sviluppano sintomi maggiori” precisa Agosti – Sono pazienti con un’infezione delle vie respiratorie ma raramente hanno bisogno di ossigeno e quando è successo è stato solo per episodi estremamente circoscritti, di poche decine di minuti e con somministrazione libera, cioè con mascherina, senza bisogno di caschi o procedure invasive“.
La sintomatologia meno acuta dei bambini permette dimissioni veloci (i pazienti vengono poi seguiti a casa) e un elevato turnover nell’area covid della pediatria di Varese.

GENITORI IN REPARTO: per ogni bambino ricoverato in pediatria, in area covid o anche non covid, è ammessa la presenza di un solo genitore che fa il tampone all’ingresso e rimane in reparto notte e giorno per tutta la durata della degenza del figlio, fino alle dimissioni.

PUNTO DI PRIMO SOCCORSO

A Varese, come a Cittiglio e a Tradate, tutti i piccoli pazienti e i loro accompagnatori vengono accolti e trattati come potenziali positivi e a tutti viene fatto il tampone. Il risultato raggiunge poi i bambini e i genitori a casa, o in reparto, nella zona “in attesa di esito del tampone” se sono stati ricoverati. In base alla diagnosi del tampone vengono quindi spostati in area covid o in area “pazienti negativi” del reparto.

IN OSTETRICIA

genitori sala parto neonato

SALE PARTO: contrariamente a quanto successo durante il primo lockdown, ora i papà possono essere presenti al momento del travaglio e del parto, e nei momenti immediatamente successivi alla nascita del figlio, sempre adottando tutte le misure e i dispositivi di sicurezza.

DEGENZA: dal momento del rientro in camera dopo il parto e durante il puerperio in ospedale, sino alle dimissioni, la mamma e il neonato non possono più ricevere visite, neppure da parte del papà. 

NIDO

Se in primavera a Varese non erano nati bambini positivi, neppure da madri positive al coronavirus, in questa seconda ondata un paio di neonati sono risultati positivi al virus “ma senza presentare alcun sintomo, e quindi in buone condizioni di salute anche se da tenere monitorati”, precisa Agosti

LA PRESSIONE: SOTTO IL 70% DI SATURAZIONE

“Ringrazio davvero la professionalità e la disponibilità di medici, infermieri e di tutto il personale ospedaliero perché grazie al contributo prezioso di ciascuno la situazione al Del Ponte, nonostante i forti e continui cambiamenti organizzativi necessari a seguire il flusso degli eventi, è positiva. Tutto è sotto controllo, e il tasso bassissimo di contagio tra i dipendenti lo testimonia” spiega Agosti.
Anche accogliendo i pazienti pediatrici di Tradate e Cittiglio, il Del Ponte mantiene un livello di saturazione dei posti letto inferiore al 70%. 
Mi auguro che il distanziamento sociale, il lockdown attualmente imposto e il fatto che più gente si vaccinerà, siano tre fattori che aiutino nei prossimi mesi ad attenuare l’epidemia influenzale e i suoi effetti”, auspica Agosti gettando lo sguardo in avanti ai mesi di gennaio e febbraio.

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Pubblicato il 11 Novembre 2020
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