Comune di Varese, il “Premio Furia” 2020 a Franco Arminio

Il premio “Ecologia città di Varese” di quest'anno è stato assegnato al poeta-paesologo irpino

franco arminio

Il premio “Ecologia città di Varese” 2020, intitolato alla memoria di Salvatore Furia, è stato assegnato al poeta irpino Franco Arminio. L’annuncio arriva come di consueto in occasione della Giornata nazionale degli alberi, sabato 21 novembre, ma il riconoscimento verrà consegnato non appena le restrizioni per il contrasto alla pandemia da coronavirus lo consentiranno. Rivelati anche i vincitori del premio “Pavan”, che andrà ex aequo ad Anna Aletti e Paolo Pastorino.

«La giuria – afferma il vicesindaco Daniele Zanzi – ha scelto Franco Arminio all’unanimità, ritenendo che le liriche e l’operato del noto poeta irpino contribuiscano, in maniera inusuale e fuori dagli schemi, alla diffusione del rispetto e dell’amore per gli alberi e l’ambiente. Un poeta, dunque, per la prima volta e questo assume un particolare significato in un anno tremendo come quello che stiamo vivendo, dove i versi e l’armonia della lirica potranno raggiungere i cuori e i sentimenti di tanti. Franco Arminio avrebbe dovuto essere con noi a Varese sabato sera, ma le misure restrittive e di precauzione lo impediranno. Il premio viene comunque assegnato, continuando una consolidata tradizione; il ritiro avverrà poi in tempi migliori, con i varesini che saranno lieti di accogliere e di ascoltare dal vivo i suoi versi nel salone Estense. Sempre in quell’occasione verrà messo a dimora anche l’albero commemorativo dedicato al vincitore 2020, che, come al solito, sarà una pianta rara, proprio come rara e inusuale è una persona come Arminio».

Il premio è promosso dal Comune di Varese e dalla Società astronomica “Schiaparelli”. A idearlo fu nel lontano 1973 lo stesso Salvatore Furia, facendone un’icona dell’amore e della passione per la Città Giardino e per i suoi alberi. Il premio venne pensato come riconoscimento per chi si fosse distinto nelle scienze ambientali e naturalistiche; fu, di fatto, il primo titolo in Italia e forse in Europa in cui compariva il termine ecologia. Una tradizione ripresa nel 2017, con un particolare riguardo a quanti contribuiscono alla diffusione e alla comunicazione di contenuti scientifici e ambientali al grande pubblico. Ulteriori partner dell’iniziativa sono l’Università degli Studi dell’Insubria, ARPA Lombardia e il JRC di Ispra – The European Commission’s science and knowledge service. L’edizione 2020 ricorre nel decennale dalla scomparsa del professor Furia.

Dal 2018 e con gli stessi partner viene inoltre conferito il premio “Mario Pavan”, intitolato al celebre entomologo e già Ministro dell’Ambiente e conferito a un giovane dottorando in materie scientifiche. Quest’anno la commissione ha deciso di attribuirlo ex aequo ad Anna Aletti e a Paolo Pastorino. Anche in questo caso le limitazioni imposte dall’emergenza coronavirus hanno portato l’Amministrazione alla decisione di rinviare la premiazione in data da stabilirsi.

Franco Arminio

Franco Arminio è nato a Bisaccia, in provincia di Avellino, dove vive e lavora. Poeta, scrittore e regista, ha pubblicato raccolte di versi e libri di prosa. Collabora con “Il manifesto” e con “Il Fatto Quotidiano”.

Si definisce “poeta paesologo”, autore capace di unire etnologia, poesia e geografia; da anni viaggia e scrive in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi. È ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna; ha ideato e porta avanti la “Casa della paesologia” a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

Arminio è considerato tra i maggiori e più influenti poeti italiani viventi: le sue liriche e i suoi scritti prendono spunto dalla quotidianità, mai banalizzata, della vita, dove l’ambiente, gli alberi e il paesaggio sono visti e descritti come beni insopprimibili dell’esistenza umana. Forti i suoi richiami a una maggiore salvaguardia dell’ambiente.

È documentarista e promotore di battaglie civili: si è battuto, per esempio, contro l’installazione delle discariche in Alta Irpinia e contro la chiusura dell’ospedale di Bisaccia.

Vincitore del Premio Napoli 2009 con “Vento forte tra Lacedonia e Candela”, del Premio Stephen Dedalus 2011 con “Cartoline dai morti”, del Premio Volponi 2012 e del Premio Carlo Levi 2013 con “Terracarne”. Tra le sue opere rientrano anche “Viaggio nel cratere”, “Nevica e ho le prove”, “Esercizi di paesologia”, “Cronache dal paese della cicuta”, “Geografia commossa dell’Italia interna”, “Cedi la strada agli alberi”.

 “Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza.”
(Franco Arminio – tratto da “Cedi la strada agli alberi” )

Il palmares del premio “Ecologia Città di Varese”

2020 Franco Arminio
2019 Salvatore Settis
2018 Michele Lanzinger
2017 Stefano Mancuso
1992 Ardito Desio
1988 Paolo Maddalena
1987 Giuseppe Galasso
1986 Fabio Clauser
1985 Assessorato all’Ecologia e all’Ambiente di Regione Lombardia
1984 Segretario del Comitato europeo per la Salvaguardia della natura e delle risorse naturali del Consiglio d’Europa – Strasburgo
1983 Alfonso Alessandrini
1982 De Monte Faginto Ermes
1981 Wellenzhon Ernst (guardia forestale dello Stelvio)
1980 Direzione del Parco nazionale d’Abruzzo
1979 Walter Frigo
1978 Mario Pavan
1977 Giuseppe Nangeroni
1976 Azienda di Stato Foreste demaniali di Belluno
1975 Sofia Stringer Zambeletti
1974 Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, Comando di Varese
1973 Ispettorato ripartimentale Foreste di Varese

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Novembre 2020
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