Crisi Covid e rischio usura, a Rescaldina il comune aiuta le famiglie a far quadrare i conti
Il comune di Rescaldina ha stanziato 15mila euro per un servizio di educativa finanziaria che aiuti chi è in difficoltà per la crisi a fare i conti con il budget
Un servizio di consulenza finanziaria per aiutare chi fa fatica a far quadrare i conti a causa di un’emergenza sanitaria che diventa sempre più prepotentemente anche emergenza economica e sociale. L’idea arriva da Rescaldina, primo comune sul territorio a pensare all’educativa finanziaria come arma contro le difficoltà di budget sempre più dilaganti a causa della crisi innescata dal Covid-19: per realizzarla Piazza Chiesa ha messo sul tavolo 15mila euro, stanziati con una variazione di bilancio che ha portato con sé anche un nuovo servizio di supporto psicologico e aiuti per i commercianti del paese.
Si tratta di «un servizio di educativa adulti che si occupa di gestione del budget, di rivisitazione delle priorità di una famiglia, della crisi da indebitamento e di come uscirne in modo ottimale – ha spiegato l’assessore ai servizi sociali, Enrico Rudoni -: è un servizio che riteniamo prezioso e che riguarda un grande problema che a causa dell’emergenza Covid si è acuito in maniera enorme. È anche un sistema parecchio innovativo: nessun comune nel nostro territorio svolge l’educativa finanziaria, nonostante i dati, soprattutto l’ultimo rapporto sulla povertà della Diocesi ambrosiana, ci illustrino una situazione drammatica con circa due milioni di famiglie a rischio povertà, la disoccupazione salita al 10% e una percentuale drammatica per il lavoro femminile, quasi metà degli italiani che ha perso almeno metà del reddito, percentuale che sale a più del 60% nei giovani tra i 18 e i 34 anni, 600mila posti di lavoro persi e 830mila lavoratori a rischio. Tutte persone che non erano abituate ad affrontare questi problemi: la maggior parte dei cittadini che hanno fatto sì che gli accessi ai servizi sociali siano quasi quadruplicati sono persone che non erano abituate a dover affrontare queste difficoltà, che si trovano alle prese con la mancanza di strumenti di fronte ad argomenti che non li hanno mai riguardati e anche ad una difficoltà psicologica che intacca autostima e dignità personale».
I fondi stanziati per il servizio ha sollevato più di un dubbio tra i banchi del centrodestra, i cui consiglieri avrebbero preferito rimandare l’intervento per mettere più risorse a disposizione dei commercianti «categoria più colpita dal coronavirus sia durante la prima ondata, sia soprattutto durante la seconda – come ha sottolineato Matteo Longo -. I commercianti sono il cuore di Rescaldina e quindi vanno aiutati e tutelati il più possibile: dato il momento e dato che una delle criticità dello stanziamento per gli esercenti è che il fondo potrebbe non essere sufficiente e i contributi economici potrebbero quindi essere ridotti, crediamo che di un servizio come questo si possa riparlare più avanti». Favorevole invece il Movimento 5 Stelle, il cui capogruppo, Massimo Oggioni, ha sottolineato la «stanno aumentando i casi di persone che per la necessità di far fronte ai debiti si rivolgono a canali illeciti e che poi diventano una tragedia nella tragedia».
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