La Sette Laghi non ferma la chirurgia oncologica: attivate due convenzioni con IEO e Istituto dei Tumori

Gli accordi permettono di integrare l'attività che si è leggermente contratta. Più evidente la diminuzione per le altre patologie , meno 56%

intervento chirurgico professor carcano

Due convenzioni con l’Istituto dei Tumori e con lo IEO per poter operare pazienti varesini con tempestività.

L’Asst Sette Laghi, in emergenza in questa seconda ondata pandemica, è stata costretta a ridurre notevolmente la sua attività chirurgica tradizionale per far fronte alla crescente richiesta di soccorso di pazienti Covid.

In campo oncologico, quindi, si è deciso di sottoscrivere un accordo con i due centri specializzati milanesi perché il personale varesino possa operare con tempestività i pazienti più urgenti nelle patologie oncologiche. Gli accordi avranno validità di sei mesi con l’Istituto dei Tumori e di due per lo IEO.
L’intesa rientra nella costruzione a rete delle alte specialità previste da Regione Lombardia e indica percorsi prioritari in base alla gravità dei singoli casi.

La Sette Laghi ha attivato i due canali a supporto della propria casistica tumorale che, comunque, vede attive anche le proprie sale chirurgiche: se prima della nuova emergenza si operava con una media di 5,8 interventi al giorno, attualmente si è scesi a 5.

La nuova fase pandemica che ha posto il territorio di Varese al centro dell’emergenza ha indotto la direzione a contrarre nuovamente gli interventi chirurgici: l’attività, che solo a ottobre era ripartita a pieno regime per recuperare le riduzioni introdotte nella primavera scorsa, è stata nuovamente ridotta del 56% dal 26 ottobre per poter ampliare la capacità di accoglienza di pazienti Covid. Attualmente, la media di operazioni è di 37 contro le 84 del mese scorso.

«Si è trattato di una decisione sofferta, che fino alla fine di ottobre si è cercato di procrastinare – spiega il Dott. Carlo Capra, Direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione – Ma la necessità ci ha imposto di limitare l’attività chirurgica alle urgenze, alle emergenze e all’attività non procrastinabile, con priorità naturalmente per la chirurgia oncologica».

«Lo sforzo dell’Azienda è quello di potenziare il prima e il più possibile l’attività chirurgica erogata nonostante l’emergenza in corso» tiene a concludere il Direttore Sanitario, Lorenzo Maffioli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2020
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