La società civile reagisce alle intimidazioni a Lonate Pozzolo
Chi ha mandato lettere minatorie a sindaca e consiglieri forse non si aspettava una denuncia immediata. La reazione di condanna viene da tutto il territorio, associazioni e sindaci
Lonate Pozzolo non è sola: a pochi giorni di distanza dalle intimidazioni denunciate dalla sindaca Nadia Rosa, la società civile fa quadrato sul tema della legalità.
Troppo pesante, quel che è stato denunciato: colpisce che avvenga in una zona segnata dalla presenza della criminalità organizzata (anche se ad oggi non si può ricondurre a quella matrice) e colpisce che l’intimidazione sia stata rivolta a diversi livelli democratici. Il sindaco, ma anche gli assessori e consiglieri comunali, anche di minoranza (la condanna è venuta subito anche dal Centrodestra per Lonate).
Per questo tra le prime reazioni da fuori Lonate c’è stata quella di decine di sindaci civici e di centrosinistra di tutta la provincia, per condannare «un atto contro l’intera popolazione di Lonate Pozzolo» e contro la democrazia. E ad essi si sono associati subito anche altri sindaci del territorio, come Enrico Puricelli della vicina Samarate.
La reazione non è però solo nei confini del territorio: a Rosa e agli amministratori è arrivata anche la solidarietà della Carovana Antimafia dell’Ovest Milano, che mette insieme esperienze di resistenza alla criminalità organizzata. «Condanniamo fortemente quanto accaduto a Rosa e ai suoi collaboratori, i quali hanno fatto dei valori della trasparenza, della legalità e dell’antimafia i pilastri del loro operato amministrativo. In questa battaglia non siete soli: gli onesti sono di più!».
«Personalmente ed a nome dell‘associazione Laura Prati esprimiamo sostegno e vicinanza alla sindaca Nadia Rosa ed ai Consiglieri Comunali di Lonate Pozzolo per il grave atto di intimidazione subito in forma anonima e pertanto vile» aggiunge anche Giuseppe Poliseno, marito di Laura Prati, la sindaca di Cardano al Campo uccisa per la sua attività amministrativa. «Siamo sempre vicini a chi sta in prima fila nella lotta per la legalità e contro la criminalità organizzata» dice anche Stefania Filetti, Segretario generale della Cgil di Varese.
L’Anpi Ferno-Lonate Pozzolo (aggiungendosi ad un’altra realtà locale, l’Alleanza Cooperativa) sottolinea la reazione immediata: «Giusto denunciare questi gravi fatti portandoli a conoscenza della cittadinanza, tutti devono sapere che Lonate Pozzolo è cambiata e che nessuno può riportarla indietro a qualche anno fa. Noi, tutti insieme combatteremo sempre questi metodi mafiosi di chi pensa di incrinare la democrazia e la legalità nel nostro Paese».
Una lettera anonima e intimidatoria al sindaco di Lonate Pozzolo
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