Giancarlo, l’amico degli animali abita a Brissago Valtravaglia

Giancarlo Galli, 81 anni, gestisce il rifugio degli animali felici nel cuore dei boschi della Valtravaglia. “In questo momento serve pane per i nostri amici”

Generica 2020

Sono più di 500, e tutti suoi amici. Vivono in un posto meraviglioso e sono accuditi da un uomo coi capelli bianchi che ha fatto numerosi lavori ma da una ventina d’anni si decida a loro.

Loro sono gli inquilini del rifugio «Animali Felici» mentre lui è Giancarlo Galli, 81 anni, svizzero di nascita, italiano d’adozione, cittadino del mondo, perché il suo mondo sta qui, fra ogni genere di specie vivente di cui va orgoglioso.

Il nostro giro nei piccoli centri alla ricerca di chi si occupa delle comunità fa tappa a Brissago Valtravaglia.

«È un momento difficile, soprattutto per i più piccoli, che costretti in casa perdono il contatto con la natura e con gli animali, che devono assolutamente mantenere», spiega Giancarlo, già al lavoro di prima mattina nella sua casa degli animali dove vivono in armonia i cinghiali con le capre, le anatre coi cavalli e diverse specie di animali selvatici che qui diventano mansueti e si abituano alla presenza dell’uomo come la volpe, o i caprioli, molti dei quali arrivano assieme a cervi e mufloni colpiti dalle auto più rade a causa del semi lockdown di queste settimane.

E così, specialmente la notte e fino alle prime luci dell’alba gli animali conquistano le strade, causando spesso incidenti con chi ha fretta, il mattino presto, di andare al lavoro.

Un altro effetto del confinamento è la carenza di cibo per gli animali.

Generica 2020

«Oggi abbiamo lanciato un appello per ricevere pane, ingrediente di base per l’alimentazione di certe specie», racconta Galli. «In molti non escono di casa e non vengono più a portarci il pane avanzato e questo è un problema dal momento che abbiamo la necessità di almeno due sacchi al giorno di pane vecchio».

Da qui un appello sul profilo facebook: «S.O.S Abbiamo urgentemente bisogno di pane raffermo. Siamo in difficoltà perché le persone che ci sostengano solitamente fanno fatica ad arrivare al Rifugio a causa del Covid – 19. Grazie di cuore da parte di chi ha fame e dal sottoscritto!».

IL SITO DEL RIFUGIO

di
Pubblicato il 25 Novembre 2020
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