Polizia locale di Busto Arsizio in affanno, già quattro contagiati tra i quali il comandante

La denuncia: "In comando non c'è un piano d'emergenza". Il sindacato chiede una sanificazione urgente. Il sindaco: "Non c'è un focolaio, sanificazione programmata"

polizia locale busto arsizio

Nel comando di Polizia Locale di Busto Arsizio c’è molta agitazione a causa dei contagi da covid che ha già coinvolto il comandante Claudio Vegetti, a casa in condizioni serie, e almeno tre agenti che sono in buone condizioni ma il sospetto è che il virus abbia colpito altri colleghi. Il sindaco Emanuele Antonelli conferma in parte la notizia riguardante il capo dei vigili bustocchi ma prova a spegnere le polemiche: «Non c’è un focolaio e stiamo aspettando l’esito del tampone di Vegetti anche se è quasi certo che si tratti di covid. La sanificazione è in programma ma non c’è da allarmarsi».

Da fonti interne emerge che ad oggi non sia ancora stata effettuata una sanificazione degli ambienti e non esista un protocollo preciso da seguire per evitare il diffondersi del contagio al di là dei classici dispositivi di sicurezza. Non sarebbe stato previsto, come invece accaduto in altri comandi, un piano preciso per limitare la diffusione del covid come, ad esempio, macchine di scorta sanificate, equipaggi a coppia fissa, presenza di prodotti per la sanificazione pronto uso e altri piccoli o grandi accorgimenti utili in questo momento di difficoltà.

Sulla vicenda interviene Fausto Sartorato, sindacalista storico del Comune di Busto Arsizio di Adl Varese, il quale ha raccolto la testimonianza di un rappresentante sindacale del comando che conferma le difficoltà del momento nella sede di via Molino: «È semplicemente assurdo che non siano state eseguite sanificazioni degli ambienti quando anche lo stesso comandante è in cura casa con l’ossigeno – commenta -. Pare che la faranno tra due giorni ma è chiaro che bisognava intervenire ieri».

Sartorato pone anche un altro problema che riguarda l’intera struttura comunale: «Va implementato la smart working anche oltre il 50% raccomandato dal governo. Emerge che ci siano dipendenti che non hanno i mezzi necessari per poter lavorare da casa (computer e connessione) e anche su questo l’amministrazione deve trovare una soluzione».

Tra i vigili di Busto Arsizio c’è chi non vuole più rimanere in silenzio, a fronte di una situazione che si sta facendo pesante: «Non possiamo nemmeno aprire le finestre e non siamo mai stati sottoposti ad un tampone per verificare quale sia la reale situazione all’interno degli uffici – ci racconta un agente che ci ha chiesto di rimanere anonimo -. A questo aggiungiamo che ho visto coi miei occhi che l’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora, anche lui contagiato (e da poco uscito dalla quarantena), che girava per gli uffici senza mascherina».

A questa accusa l’assessore Rogora replica seccamente e minaccia querele: «Io ho sempre tenuto la mascherina negli uffici e chi sostiene il contrario vuole solo diffamarmi. Sono stato il primo ad annunciare la mia positività al Covid e nella settimana precedente al tampone non ho messo piede nel comando per motivi personali»

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Novembre 2020
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