Il presidente di Sos Malnate: “Negare il Covid è un’offesa rivolta a tutto il personale sanitario”
Con una lettera, Massimo Desiante spiega l'impegno di tutto il personale che giornalmente "mette a rischio la propria vita e quella dei propri famigliari"
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Massimo Desiante, presidente di Sos Malnate
A differenza di ciò che dicono i negazionisti, per carità ognuno ha la propria opinione, io devo ringraziare tutto il personale di Sos Malnate che sta dando prova di grande coraggio e abnegazione verso la “missione” che l’associazione ha stampata a caratteri cubitali nel proprio statuto: soccorrere i bisognosi. I nostri soccorritori hanno modo di vedere quotidianamente che il covid-19 purtroppo esiste, tanti di noi si sono ammalati, per esempio io, tanti altri hanno perso famigliari.
Continuare a negare oppure pensare che ci sia dietro qualcosa, oppure pensare che le ambulanze escono in sirena senza motivo, significa offendere tutti i volontari, medici, infermiere, ostetriche, oss e asa che rischiano la propria vita e quella dei propri famigliari.
Quello che mi sento di chiedere è semplicemente di rispettare quelle regole che ci sono state imposte per il bene comune.
Dobbiamo proteggerci per proteggere gli altri, i nostri soccorritori non sono angeli ma stanno mettendo a disposizione la loro vita per gli altri, a voi chiediamo solo di aiutarci a fare bene il nostro lavoro senza critiche gratuite e immotivate.
Massimo Desiante
Presidente SOS MALNATE
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Andrea Camurani su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
lenny54 su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
PConso su La politica come servizio al territorio: Davide Galimberti e Matteo Bianchi a confronto ad Azzate
Felice su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
lenny54 su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
mariocas su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Gentile Presidente, un conto è avere un’opinione, un altro è negare morti e malati per un proprio illogico, folle, malsano ragionamento speculativo. Per me questa gente è da incarcerare. A Vercelli alcuni negozionisti ricoverati e curati per Covid negavano la esistenza del virus. A Milano una ambulanza che trasportava un paziente con il familiare è stata presa a calci ed insulti da una donna solo perchè aveva la sirena accesa. I familiari del malato hanno presentato querela in questura per interruzione di servizio pubblico.
Io credo che dopo questo virus dovremmo allestire più camice di forza rispetto a terapie intensive. Questi pazzi vanno internati per il bene della società e della salute pubblica, magari ci aggiungiamo anche no-mask e no-vax, altra categoria di persone che farebbe bene a sottoporsi a visita psichiatrica.