Ridurre le emissioni di anidride del 40% entro il 2030 e azzerarle nel 2050: gli obiettivi della Lombardia

Il Consiglio regionale ha dato il via libera al PREAC, il Programma Regionale Energia, Ambiente e Clima. Astenuto il PD che reputa ambiziosi gli obiettivi indicati

inquinamento satellite

Riduzione delle emissioni di anidride carbonica del 40% entro il 2030 con l’obiettivo della neutralità carbonica del 2050; riduzione fino al 32% dei consumi di energia in tutti i settori rispetto ai livelli del 2005; produzioni da fonti energetiche rinnovabili fino al 33% dei consumi di energia; crescita del sistema produttivo al servizio della de carbonizzazione; risposta adattiva e resiliente del sistema lombardo ai cambiamenti climatici. Sono i cinque punti cardine del PREAC, il Programma Regionale Energia, Ambiente e Clima, cui oggi il Consiglio regionale ha dato il via libera votando l’Atto di indirizzi.

La visione del PREAC è fondata sulla transizione dall’idea di diminuire e minimizzare il ricorso alle fonti fossili ed il consumo di risorse naturali, su cui si è imperniato il Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR) del 2015, all’idea di incrementare i fattori propulsivi per la nuova economia sostenibile lombarda. Decarbonizzazione e sostenibilità possono essere mezzo e fine della trasformazione dei territori in chiave di rilancio che valorizzi le comunità locali, le imprese e l’innovazione.

Il relatore, Riccardo Pase (Lega), l’ha definito un “documento strategico fondamentale e importantissimo” che da un punto di vista normativo e operativo “si inserisce all’interno di un processo che esula dai soli obiettivi regionali per abbracciare strategie di scala internazionale, quali l’agenda ONU 2030 e l’accordo di Parigi, nonché europei e nazionali”. Secondo il Presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Pirelli, il PREAC “non rappresenta un semplice atto amministrativo, ma un’ipoteca sul futuro, il nostro futuro e quello delle prossime generazioni”.

Astenuto il Partito Democratico, che con la Consigliera Antonella Forattini, ha giudicato “ambiziose” le linee guida votate oggi. “Vogliamo vedere – ha detto – se quanto viene descritto, verrà effettivamente realizzato”. Sulla stessa linea il Consigliere del Gruppo Misto-Azione, Niccolò Carretta: “Ci asteniamo per lanciare uno stimolo – ha spiegato – nei confronti di linee strategiche condivisibili, che abbiamo cercato di migliorare attraverso proposte costruttive”. Pollice verso invece dal Movimento 5 Stelle, che con il Consigliere Marco Degli Angeli ha duramente criticato il voto contrario dell’Aula ai numerosi emendamenti presentati dal suo gruppo. Bocciature giudicate “ideologiche”, anche perché, ha fatto presente, “nel testo sono contenute diverse tematiche, sollevate da mozioni e interventi del nostro gruppo in passato, criticate dalla maggioranza che ora invece vengono ritenute meritevoli di attenzione”. Sì convinto dai consiglieri della Lega. “Ora al lavoro – ha evidenziato la Consigliera Francesca Ceruti – per raggiungere gli obiettivi individuati da questo importantissimo piano”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2020
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