Aggiudicati per 634mila euro i lavori per rifare la piazza della stazione di Gallarate

Il progetto arriva a un altro punto fermo: l'affidamento dei lavori a un'impresa, con ribasso del 22%. "Puntiamo a partire a gennaio". Intanto continua la polemica sulle cifre stanziate: il consiglio farà una variazione entro fine anno

Generico 2018

Se ne parla da oltre un anno, con discussioni e polemiche sul progetto e anche sulla spesa. E adesso il progetto di rinnovo di piazza Giovanni XXIII, piazza della stazione di Gallarate, arriva a un nuovo punto di svolta: sono stati assegnati i lavori, a una ditta di Bergamo. E la gara a procedura ristretta indica anche l’importo che dovrebbe essere definitivo, 634mila euro.

«Ieri mattina (30 novembre, ndr) il settore tecnico ha aperto le buste e i lavori sono stati aggiudicati a 634mila euro, contro 780mila euro di previsione. Ora abbiamo gli elementi certi per la variazione di bilancio» dice l’assessore al bilancio Stefano Robiati, che interviene nel quadro della polemica sugli importi messi a bilancio dal Comune (ci torniamo in seguito, nell’articolo).

«Hanno partecipato cinque aziende: due sono state escluse per eccesso di ribasso e ha vinto una impresa di Bergamo» spiega l’assessore ai lavori pubblici Sandro Rech. L’impresa bergamasca, il cui nome verrà ufficializzato dopo la firma del contratto, ha offerto un ribasso del -22,22%, pari a -146mila euro rispetto alla base da cui si partiva.

Quando si partirà, nei fatti? «Speriamo possano iniziare – tempo permettendo – già da gennaio» dice ancora Rech. «Sempre che qualcuno non si incateni agli alberi» (con riferimento alle proteste del Comitato Salviamo gli Alberi di Gallarate). «L’impresa ha previsto anche la possibilità di avviare il cantiere a settori», senza cioè bloccare l’intera piazza.

Piazza stazione di Gallarate: scontro sui costi del rinnovo

L’intervento in piazza Giovanni XXII è uno dei due interventi strategici (l’altro è il Polo Culturale al Maga) per la fine mandato del sindaco Andrea Cassani. Ma è anche un progetto contestato, per ragioni più economiche e di utilità da parte dell’opposizione, per ragioni ambientali dal Comitato Salviamo gli Alberi. Nell’ultimo periodo si è aggiunto anche un ulteriore elemento: quello delle modalità con cui sono state recuperate le risorse e se una parte dei soldi vengano sottratte alle manutenzioni scolastiche. E proprio questo tema tecnico – ma anche profondamente politico – è tornato anche in consiglio comunale nella serata del 30 novembre.

Da dove vengono i soldi per il rifacimento della piazza stazione di Gallarate?

Il punto è: l’amministrazione comunale ha usato un atto tecnico (la determina del dirigente) per fare una scelta politica – l’uso di risorse – che spettava al consiglio comunale?
L’assessore al bilancio Stefano Robiati dice che sono le determine dirigenziali vanno lette come «prenotazione d’impegno» finanziario, in attesa della cifra esatta che arriva al momento in cui vengono assegnati i lavori. A questo punto l’importo c’è, è stata recepita da delibera di giunta (nella sera di lunedì 30) e poi «andrà in ratifica in consiglio, in una delle due sedute che saranno programmate da qui a Natale» (Robiati specifica che ovviamente spetta al presidente del Consiglio Donato Lozito).

Opposta è la lettura che dà il consigliere del Pd Giovanni Pignataro: «L’assessore parla di prenotazione contabile, il segretario cita norme contabili e una sentenza della Corte dei Conti di Reggio Calabria. Ma il problema è di competenze: i consiglieri sono chiamati a fare scelte del bilancio, non a ratificare atti di altri come fosse un atto dovuto. L’atto del dirigente infatti produce anche effetti, una valanga: una gara, l’apertura delle buste, quindi una nuova delibera di giunta votata ieri sera con il nuovo importo. Contraddicendo quanto votato due volte in consiglio comunale, che aveva previsto un impegno di 500mila euro. Fuori dal consiglio, lo ammette anche qualche consigliere di maggioranza».

Pignataro ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto al Prefetto sulla procedura. «La procedura contabile non ha nulla di scorretto – ribadisce Robiati – poi resta la libertà di contestare politicamente l’intervento e il consigliere Pignataro può interessare chi vorrà». Nel frattempo l’iter va avanti e si va verso il cantiere.

I lavori in piazza stazione di Gallarate: cosa è previsto

Il progetto dell’intervento sulla piazza nel giro di un anno è passato da diverse revisioni. Allo stato attuale prevede la creazione di un passaggio nella zona centrale della piazza e una serie di abbattimenti di alberi concentrati sul lato verso i portici. Viene rifatta anche l’illuminazione.

progetto piazza stazione Giovanni XXIII Gallarate
Gli abbattimenti di alberi previsti

Ovviamente diversi sono gli accenti usati da favorevoli e contrari, in particolare sugli alberi. L’amministrazione sostiene che sarà motore di rinnovo dello spazio, darà più ordine e produrrà meno degrado; sottolinea poi che gli interventi sulle alberature sono “a saldo zero” (qui l’articolo completo), vale a dire si piantano tanti alberi quanti vengono tagliati. Il Comitato Salviamo gli Alberi contesta invece che gli alberi saranno inevitabilmente più piccoli e il progetto produrrà una pagina «meno naturale» (qui l’articolo completo). L’opposizione in consiglio invece ha contestato la validità del progetto per l’obbiettivo che si pone, dicendo che il rinnovo degli spazi non produrrà di per sé meno degrado e più sicurezza.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 01 Dicembre 2020
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