Andrea Gibelli e le sfide future di FNM

Andrea Gibelli ha raccontato i nuovi progetti FNM nel corso dell'incontro "Il futuro della mobilità" organizzato da Il Corriere della Sera

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Andrea Gibelli e il concetto di megacity

Andrea Gibelli è intervenuto all’evento organizzato da Il Corriere della Sera intitolato “Il futuro della mobilità – Scenari urbani, infrastrutture, tecnologie”. Oltre al Presidente di FNM erano presenti, tra gli altri, Giuseppe Bonomi, Consigliere Delegato di FNM e Marco Piuri, Direttore Generale di FNM.

Andrea Gibelli ha spiegato come per cambiare il futuro della mobilità si debba reinterpretare il territorio, non più considerandolo attraverso i vecchi paradigmi di natura amministrativa, bensì tramite una nuova scala più adeguata, che vede al centro dei progetti il concetto di megacity.

Andrea Gibelli racconta come, per quanto riguarda la realtà della mobilità lombarda, la megacity può essere intesa  basandosi su tre grandi poli: Milano, Bergamo e Brescia. Questi tre grandi centri di aggregazione, con i giusti investimenti in termini di connettività, possono diventare un’unica grande realtà in grado di rapportarsi anche con i piccoli e medi centri lombardi.

Andrea racconta come passare dal concetto di megalopoli a quello di megacity

Il Presidente FNM specifica che il modello da seguire non è più quello delle grandi megalopoli americane oppure asiatiche, che sono portate, per loro stessa natura, ad una sempre maggiore perdita d’identità e ad una minore aggregazione.

Andrea Gibelli crede che la risposta futura alle tematiche attuali sia quella della megacity, con grandi investimenti in termine di infrastrutture e tecnologie volti a migliorare la vita dei piccoli e dei medi centri grazie soprattutto alla possibilità di muoversi più rapidamente, con la distanza casa-lavoro che sfuma in una dimensione territoriale unica.

Intervenendo in questo modo, Milano diventerebbe un importante punto di riferimento con un’attrattività degna di nota. Oltre a questo, il centro e la periferia si unirebbero in un solo grande nucleo in grado di mantenere quell’equilibrio tra mondo del lavoro e senso di appartenenza più legato ai piccoli/medi centri.

Andrea Gibelli racconta il rinnovamento della flotta FNM

[p] Andrea Gibelli spiega come per realizzare il progetto della megacity siano fondamentali gli investimenti sul materiale rotabile. La risposta di FNM consiste nell’adozione di 176 treni di ultima generazione, ibridi o elettrici; il CdA dell’azienda ha inoltre deliberato lo stanziamento per l’acquisto di 6 treni a idrogeno, più l’opzione per altri 8, che andranno a sostituire i vecchi convogli diesel della flotta Trenord.

Il Presidente di FNM sottolinea come per questa svolta sia stato necessario investire circa due miliardi di euro, considerando anche i treni consegnati a partire dal 2015. I nuovi treni, oltre a garantire minori consumi e un minore impatto ambientale, andranno anche a migliorare la qualità del viaggio dei clienti FNM. I 176 nuovi treni, consegnati entro il 2025, saranno dotati, tra le varie cose, di illuminazione LED, Wi-Fi, sistema informazione ai passeggeri, videosorveglianza e di prese USB 5 V per la ricarica dei dispositivi elettronici.

[Andrea Gibelli racconta come, tramite queste nuove migliorie, il viaggiatore potrà vivere un’esperienza non più di traporto ma di viaggio, con la possibilità di lavorare durante lo spostamento.

Andrea Gibelli e la nuova antropizzazione

[p] Andrea Gibelli ha spiegato come uno degli obiettivi di FNM sia quello di guardare al territorio non solo dal punto di vista urbanistico, ma dal concetto di nuova antropizzazione. Per mettere in pratica questa idea FNM vuole ridisegnare completamente la zona che va da Milano Cadorna fino a Malpensa: nell’ambito di questo rinnovamento verranno rimodellati quattro poli fondamentali della Lombardia: Milano Cadorna, Milano Bovisa, Saronno e Busto Arsizio.

Tra i progetti, la realizzazione di una “superciclabile” di 72 km, un programma architettonico ambizioso, ideato per mettere in contatto i piccoli-medi centri lombardi e per favorire l’attività fisica dei cittadini. Gli utenti, infatti, non dovranno più scontrarsi con l’idea di dover passare da un paese all’altro con la paura di trovare grandi incroci e zone poco sicure, o semplicemente con la paura di incrociare veicoli.

Andrea Gibelli cita Michael Murphy, architetto e direttore esecutivo del MASS Design Group, e il suo concetto dell’architettura che guarisce. Tramite questo progetto, infatti, FNM vuole “guarire” una zona divisa e indebolita fin dai tempi della rivoluzione industriale.

Andrea Gibelli presenta i nuovi progetti in vista di Milano-Cortina 2026

Oltre al piano per la superciclabile di 72 km, Andrea Gibelli racconta come in vista delle Olimpiadi invernali, che si terranno a Milano e Cortina d’Ampezzo nel 2026, FNM insieme all’associazione FLA, Fondazione Lombardia per l’Ambiente, abbia individuato, sempre nella zona tra Milano Cadorna e Malpensa, circa 900 ettari di terreno destinati a riforestazione.

Il recupero di queste aree avverrà con la piantumazione di foreste naturali alternate a foreste sintetiche; queste ultime, infatti, hanno una capacità di assorbire anidride carbonica fino a 200-300 volte superiore rispetto alle foreste naturali.

In questo modo si avrà la possibilità non solo di assorbire CO2 prodotta nel presente, ma anche di smaltire quella accumulata nel passato.

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Pubblicato il 12 Dicembre 2020
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