Busto Arsizio sogna Cortina 2026 col Palaghiaccio e una ginnastica mondiale

Partirà ad aprile il cantiere per la realizzazione del campus di Beata Giuliana che prevede la costruzione di un palaghiaccio, un palaginnastica e una palestra di roccia

Il nuovo campus di Beata Giuliana

Sarà un’opera gigantesca che si estenderà su un’area di 50 mila metri quadri e occupata per la metà da edifici con finalità sportive. Sport del ghiaccio, ginnastica, arrampicata, medicina sportiva troveranno casa nel campus di Beata Giuliana presentato questa mattina dall’amministrazione comunale e dalla cordata di imprese associate che realizzeranno l’opera. Il sogno è quello di portare Busto Arsizio alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026.

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L’ANNUNCIO
La presentazione è avvenuta nella sala del consiglio comunale alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, dell’assessore allo Sport Laura Rogora, del rappresentante della cordata di imprese Stefano Perboni della Noka Service srl e dall’architetto Maurizio Mazzucchelli che ha progettato il campus. Ad ascoltare la presentazione il pluricampione italiano Ludovico Edalli, orgoglio della Pro Patria ginnastica e della città di Busto Arsizio, oltre ai vertici della società dove è cresciuto.

presentazione campus beata giuliana palaghiaccio palaginnastica

20 ANNI DI ATTESA
Il momento atteso da quasi 20 anni è arrivato e il campus di Beata Giuliana (qui tutti gli articoli) spicca finalmente il volo. I lavori partiranno tra aprile e maggio e si concluderanno entro due anni. Il costo complessivo dell’opera (tra realizzazione e gestione) supera i 40 milioni di euro mentre il costo del solo palaginnastica sarà di 4,5 milioni di euro interamente finanziati dal Comune. Il resto dell’intervento sarà realizzato con costi a carico delle imprese che hanno vinto il bando di project financing.

IL PALAGINNASTICA PUBBLICO
«Il Palaginnastica sarà subito del Comune e verrà affidato alla Pro Patria ginnastica che lo gestirà – ha spiegato il sindaco – mentre il resto dell’opera sarà gestito dai costruttori attraverso dei soggetti da loro individuati. Siamo al termine di un percorso lungo e difficile e ora ne inizia un altro. Ringrazio la mia giunta e tutti i tecnici del Comune che ci hanno lavorato, dall’ufficio tecnico a quello legale».

Per Antonelli il palazzetto per la ginnastica sarà il vero obiettivo per la città e la soddisfazione del presidente della Pro Patria Rosario Vadalà è la prova di questa esigenza molto sentita: «L’area di esibizione sarà di 1400 mq (con un’altezza di 12 metri), la tribuna potrà ospitare fino a 500 spettatori. Il progetto prevede anche due palestrine di allenamento per la ginnastica ritmica e la ginnastica corpo libero e un’altra superficie da 600 mq. L’impianto prevede anche 5 spogliatoi per le squadre e 3 per gli arbitri. Tutto l’impianto sarà omologato per le gare nazionali».

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LE TUTELE DEL COMUNE
A tutela del Comune c’è anche una fideiussione da 800 mila euro nel caso l’impresa non riesca a portare avanti l’opera e il pagamento avverrà in base all’avanzamento dei lavori: «Abbiamo dovuto cautelarci perchè il progetto è molto complesso e sono stati fatti alcuni errori in passato. All’inizio abbiamo sbagliato anche noi ma questa volta siamo sulla strada giusta».

IL PALAGHIACCIO E MILANO CORTINA 2026
Le imprese che realizzeranno l’opera stanno già lavorando con la Federghiaccio per accreditare l’impianto che verrà realizzato a Busto Arsizio per gli sport sul ghiaccio delle olimpiadi invernali che si svolgeranno tra 5 anni: «Abbiamo già un’importante società pronta a gestire l’impianto che sarà unico nel suo genere – afferma Perboni – con una pista principale di ghiaccio e una per gli allenamenti e per il pattinaggio libero, una tribuna da 1000 posti, una zona ristorante e una foresteria con 12 camere doppie (senza contare che in zona esistono altre strutture alberghiere, ndr). Cortina 2026 è una grande opportunità che vogliamo e dobbiamo considerare perchè si raggiunga un punto di equilibrio economico in breve tempo». Nemmeno la concorrenza del nascente nuovo Palaghiaccio di Varese sembra destare preoccupazione: «Sono impianti diversi. Quello di Varese si basa anche sulla presenza di una piscina mentre qui ci sarebbe un impianto tutto dedicato agli sport del ghiaccio» – conclude Perboni.

OPERA CHE RISPETTA L’AMBIENTE
Il campus di Beata Giuliana verrà realizzato seguendo lo sviluppo delle ultime tecnologie in campo di consumo energetico, come spiega l’architetto Maurizio Mazzucchelli: «Avrà un impatto energetico quasi zero – spiega – grazie ai materiali che verranno impiegati per la realizzazione degli involucri che manterranno un clima interno che avrà bisogno di poca energia. Attorno agli edifici verranno piantate 700 essenze tra alberi e arbusti, a copertura di quasi il 50% della superficie a disposizione».

STUDI MEDICI E SUPERFICIE COMMERCIALE
A completamento dell’opera verranno realizzati anche degli studi medici di medicina sportiva e una superficie commerciale da 1500 mq. All’interno ci sarà anche un ristorante, a garanzia di un’apertura degli impianti per tutto il giorno tra pattinaggio libero, pazienti degli studi, clienti del negozio.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Dicembre 2020
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