La piazza stazione di Gallarate e i lavori a 634mila, parte l’esposto al Prefetto

La segnalazione sottoscritta dai consiglieri comunali delle opposizioni di diverso "colore" mette al centro la gara per il cantiere. "Cassani fa campagna elettorale coi nostri soldi"

Piazza stazione Gallarate

«Cassani fa campagna elettorale coi nostri soldi, fregandosene della sovranità del popolo, della democrazia e del consiglio comunale». È la contestazione politica fatta dalle opposizioni di Gallarate. Ma c’è anche una contestazione formale, con un esposto al Prefetto sulle modalità di assegnazione dei lavori per il cantiere di rinnovo della piazza.

L’esposto è stato firmato da tutti i consiglieri: quelli del centrosinistra (Pd e Città è Vita, Giovanni Pignataro, Anna Zambon, Carmelo Lauricella, Margherita Silvestrini, Sebastiano Nicosia, Matelda Crespi, Edoardo Guenzani, Danilo Barban), i dissidenti del centrodestra Luca Carabelli e Luigi Fichera (Libertà per Gallarate) e Leonardo Martucci (ex Forza Italia), nonché il civico Rocco Longobardi di Gallarate 9.9.

I consiglieri, dal punto di vista politico, contestano le modalità con cui si è intervenuti per aumentare le cifre per l’intervento in piazza Giovanni XXIII. Le decisioni sul bilancio sono una competenza delle assemblee elettive, quindi nel caso specifico «sono riservate dalla legge al consiglio comunale eletto dai cittadini col voto (artt. 42 e 175 TUEL)», spiegano i consiglieri.

«Per le variazioni tale regola può essere derogata solo in caso di URGENZA (art. 42 comma 4 TUEL). In questo caso la Giunta può votare le variazioni che debbono essere “ratificate” dal Consiglio Comunali entro 60 giorni o entro l’esercizio di bilancio cui si riferiscono. L’urgenza riguarda, ovviamente, l’interesse del Comune. C’è urgenza quando, ad esempio, in assenza di variazioni si interromperebbe un servizio essenziale per i cittadini oppure quando, in presenza di stanziamenti straordinari non previsti da voci del bilancio e provenienti da altri enti, in assenza di variazione non si potrebbero materialmente spendere per tempo in favore dei cittadini i relativi fondi». L’esempio – nel caso delle opere pubbliche – possono essere il ripristino di un ponte o della transitabilità di una strada, una manutenzione urgente a un edificio che richieda risorse in più.

Per le opposizioni il progetto di rinnovo di una piazza non rientra nella categoria. «Nessuna urgenza, a parte quella elettorale».

Nello specifico si parla della delibera di giunta annunciata dall’assessore al bilancio Stefano Robiati nelle comunicazioni all’inizio del consiglio del 30 novembre. «Nel successivo intervento di presentazione del bilancio preventivo 2021 lo stesso assessore confermava questa delibera, precisando che era votata alle ore 19,00».

La delibera sarebbe successiva al passaggio della gara  dell’aggiudicazione, che era arrivata al mattino di martedì e che lo stesso assessore Robiati ha annunciato anche nelle dichiarazioni a VareseNews (qui).«Dunque le parole rese dallo stesso assessore alla stampa e in consiglio chiariscono che la variazione è stata effettuata solo per consentire i lavori della piazza della stazione, cioè di un intervento che non riveste nessun carattere di urgenza».

Le opposizioni lo contestano perché un atto tecnico e la giunta (l’esecutivo, il “governo” della città) poi avrebbero così sottratto al consiglio (l’assemblea eletta, il “parlamento” che rappresenta i cittadini) le sue prerogative. Il tutto per evitare ritardi al progetto della piazza. Che in questo caso non viene contestato nel merito ma per le modalità scelte: «era necessario all’interesse politico del sindaco, ma non all’interesse pubblico»

Di qui l’annuncio dell’esposto al Prefetto: «Oggi esporremo ordinatamente tutti i fatti di cui sopra al Prefetto perché svolga accertamenti su quanto accaduto. Ci opporremo con tutti i mezzi consentiti alla forzatura delle regole minime della democrazia a tutela di tutti i gallaratesi, di destra, di centro e di sinistra, che hanno votato i 24 consiglieri comunali di Gallarate».

I lavori in piazza stazione di Gallarate: cosa è previsto

Il progetto dell’intervento sulla piazza nel giro di un anno è passato da diverse revisioni. Allo stato attuale prevede la creazione di un passaggio nella zona centrale della piazza e una serie di abbattimenti di alberi concentrati sul lato verso i portici. Viene rifatta anche l’illuminazione.

progetto piazza stazione Giovanni XXIII Gallarate
Gli abbattimenti previsti dl progetto

Ovviamente diversi sono gli accenti usati da favorevoli e contrari, in particolare sugli alberi. L’amministrazione sostiene che sarà motore di rinnovo dello spazio, darà più ordine e produrrà meno degrado; sottolinea poi che gli interventi sulle alberature sono “a saldo zero” (qui l’articolo completo), vale a dire si piantano tanti alberi quanti vengono tagliati. Il Comitato Salviamo gli Alberi contesta invece che gli alberi saranno inevitabilmente più piccoli e il progetto produrrà una pagina «meno naturale» (qui l’articolo completo). L’opposizione in consiglio invece ha contestato la validità del progetto per l’obbiettivo che si pone, dicendo che il rinnovo degli spazi non produrrà di per sé meno degrado e più sicurezza.

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Pubblicato il 07 Dicembre 2020
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  1. Avatar
    Scritto da GMT

    Meno male lo stop!!
    NESSUNO, ma proprio NESSUNO, percorre il centro della piazza dalla stazione verso il centro, ma TUTTI, proprio TUTTI, camminano sotto i portici al riparo dalle intemperie e approfittando delle attività commerciali.
    Alla fine non ci sono neanche gli attraversamenti pedonali … Bisognerà spostare anche quelli … ma poi la porosecuzione?
    Eppoi non sarebbe meglio aumentare il verde e fare un solo anello viario invece di quattro corsie con intersezioni mal segnalate e regolate?

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