Largo Flaiano, il progetto sotto la lente di Fiab – Ciclocittà: “Si tenga conto di pedoni e ciclisti”

L'associazione che da anni si batte a Varese per la mobilità su due ruote presenta la sua analisi del progetto che andrà a ridisegnare un crocevia importante per auto, pedoni e ciclisti

rotonda Largo Flaiano

L’approvazione del progetto del nuovo Largo Flaiano da parte della Conferenza dei Servizi, è stato passato al vaglio di FIAB Varese – Ciclocittà attraverso una nota redatta dal suo presidente Enrico Bronzi.

Un po’ di storia di largo Flaiano
Nel nodo di Largo Flaiano, per una serie di sovrapposizioni e stratificazioni storiche via via accumulatesi, convivono due funzioni urbanistiche in gran parte inconciliabili: da una parte lo snodo viabilistico essenziale al flusso di accesso alla città (localizzato, in altre realtà, in contesti periferici o suburbani) e dall’altra la piazza urbana di connessione tra realtà cittadine distinte (rioni storici di Giubiano e Bosto, raccordo con Bizzozero e gli estesi insediamenti residenziali ed i servizi essenziali disposti sull’asse di viale Borri), ma costituenti un continuum edilizio ed urbanistico essenziale alla vita della città stessa.

Un progetto che ricuce la città
Nella situazione che da anni conosciamo tale seconda funzione è stata completamente sacrificata alla prima, ed il progetto di sistemazione allo studio rimedia solo in piccola parte alla necessità di ricucitura della unità urbana, conseguibile solo con un decisivo impulso della cosiddetta ”mobilità dolce”.

Il Comune ci ascolti
Infatti, se il progetto di “rotonda allungata” tende a fluidificare la circolazione nel nodo viabilistico (pur con i necessari dispositivi di riduzione della velocità), la mobilità pedonale e ciclistica rischia di risultare penalizzata sia in termini di fluidità che di sicurezza. Nell’intento di una positiva e efficace collaborazione abbiamo quindi prospettato all’assessore Civati, che ringraziamo e del quale abbiamo potuto apprezzare la disponibilità e la concretezza, alcune nostre proposte di perfezionamento del progetto, ispirate all’obiettivo di dare alla “mobilità dolce” una dignità almeno pari a quella motorizzata.

La proposta di Fiab
In concreta sintesi, e senza entrare in dettagli tecnici non di nostra competenza, la revisione proposta consiste nel rendere decisamente più lineare, complanare, continuo ed uniforme, quindi riconoscibile e conveniente, il raccordo ciclopedonale, esterno alla rotonda, compreso nel semicerchio nordorientale tra Via Sant’Imerio e viale Borri, obiettivo da perseguire riducendo al massimo tortuosità, angolosità e dislivelli, con attraversamenti rialzati ed affiancamento di percorsi pedonali e ciclistici, onde evitare conflitti.

Estetica e sicurezza
Al compimento del progetto funzionale di tale percorso dovrebbe poi provvedere la progettazione estetica, consistente in pavimentazioni, colorazioni, barriere di separazione, piantumazioni, illuminazioni e strutture architettoniche continue ed uniformi, tali da confortare, indirizzare e rassicurare pedoni, ciclisti, portatori di handicap, genitori con carrozzine, anziani e bambini. E confermare agli utenti tutti la generale percezione di vivere in una città realmente moderna, vivibile ed attraente.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Dicembre 2020
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