L’Europa vista da destra, nasce l’academy dei conservatori europei

La scuola di formazione della destra europea è stata presentata dall'onorevole Carlo Fidanza. I due migliori candidati dopo la prova finale faranno uno stage pagato a Bruxelles

Generica 2020

Si chiama “La nostra Europa Academy” ed è la scuola di formazione creata capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, in collaborazione con il gruppo Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e l’associazione culturale “La nostra Europa”.

Il nuovo progetto è dedicato ai giovani di età compresa trai 18 e i 30 anni con il requisito minimo del diploma di scuola superiore. «Sono arrivate 70 richieste di iscrizione – ha spiegato Fidanza – un numero ben superiore a quanto ci aspettavamo che ci ha costretto ad aumentare il numero dei partecipanti da 40 a 50. Ci sono ragazzi e ragazze di tutte le province della circoscrizione del nord ovest, due anche da Varese».

L’Europa Academy si articola in due sessioni, una invernale e una estiva, e da cinque moduli. La prima inizierà il 23 gennaio e si concluderà il 23 febbraio. Quella estiva invece inizierà a giugno. Si farà lezione ogni sabato mattina dalle 9 alle 13  e si studieranno diverse materie: dalla storia dell’integrazione europea alle istituzioni, dalle politiche europee al bilancio dell’Unione, passando per il pensiero della destra in Italia e in Europa. Alla fine di ogni sessione i partecipanti dovranno sostenere una prova finale e i due migliori candidati potranno fare uno stage retribuito (circa 800 euro) negli uffici del gruppo ECR a Bruxelles. Per iscriversi i candidati dovranno versare 50 euro per le spese di segreteria.

Generica 2020
l’europarlamentare Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia

Il responsabile didattico dell’academy è Giangiacomo Calovini, esperto di geopolitica e docente della 24ore Business School. «In questo momento difficile – sottolinea Calovini –  la formazione sta funzionando e tra i temi più dibattuti c’è sicuramente l’Europa. Conoscere bene i meccanismi di funzionamento dell’Europa è indispensabile  poiché la politica italiana e quella europea procedono sullo stesso binario. Questo giustifica anche la grande richiesta di partecipazione all’academy».

Oltre a Calovini, i docenti sono: Alessandro Duce dell’università di Parma, due ricercatori in diritto dell’Unione Europea dell’Università di Brescia, Marta Lazzaroni e Giovanni Posio, e il giornalista Francesco Giubilei.

Il gruppo dei conservatori e riformisti europei ha organizzato un tour di conferenze per parlare del futuro dell’Europa. La prima tappa si è già svolta a Varsavia e continuerà toccando quindici capitali europee. «I conservatori e riformisti europei – conclude Fidanza – vogliono essere protagonisti  in questa costruzione perché può esistere un’alternativa conservatrice per una Europa migliore, che si occupi di temi fondamentali quali la difesa e la politica estera, dove oggi è praticamente assente. E quale momento migliore se non questo che vede da settembre Giorgia Meloni nel ruolo di segretario dei conservatori europei».

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Dicembre 2020
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