Tre anni fa l’inaugurazione della ferrovia Arcisate-Stabio: 1000 giorni tra luci ed ombre
Il 22 dicembre 2017 veniva inaugurata ufficialmente la tratta transfrontaliera, entrata poi in funzione il 7 gennaio 2018
Terzo compleanno per la tratta ferroviaria Arcisate-Stabio, che il 22 dicembre 2017 veniva inaugurata ufficialmente dopo 8 anni di lavori, fermi di cantiere e ritardi che hanno tenuto sotto scacco i tre comuni della Valceresio coinvolti.
Il taglio del nastro e il viaggio inaugurale (del tutto simbolico perché la ferrovia è entrata realmente in funzione solo due settimane dopo, il 7 gennaio 2018), furono comunque l’occasione per mettere la parola fine all’esasperante attesa dei 20mila abitanti dei due principali centri della valle, Induno Olona ed Arcisate, interamente attraversati dal grande ed ingombrante cantiere. Diversa la storia del terzo comune coinvolto, Cantello, dove la nuova tratta ferroviaria corre nella frazione di Gaggiolo, lontana dal centro abitato del paese.
Tante le aspettative attorno a quegli 8,4 chilometri di tracciato costati 261 milioni di euro, che hanno messo in collegamento diretto Varese con il Canton Ticino, creando per la provincia e il nord della Lombardia un corridoio verso l’Europa.
Dal 10 giugno 2018 il progetto è stato completato con l’avvio della linea S40 che collega senza cambi Como, Mendrisio e Varese ai due terminal dell’aeroporto di Malpensa.
L’avvio della nuova tratta è comunque arrivato in ritardo di due anni sulla data prevista alla ripresa dei cantieri dopo un lungo stop del cantiere legato al fallimento della ditta appaltatrice. L’obiettivo di completare l’opera in tempo per Expo 2015 non è stato centrato.
Dal 7 gennaio 2018 la tratta funziona regolarmente, anche se i primi mesi sono stati caratterizzati da frequenti ritardi dovuti essenzialmente al necessario “rodaggio” della gestione transfrontaliera. Ritardi che, ancora oggi, dopo mille giorni dall’avvio del servizio, sono ancora frequentissimi, per la complessità della rete ferroviaria interessata dove ogni problema si ripercuote a cascata sulle diverse linee interconnesse.
Il bilancio dei primi due anni di attività è stato comunque soddisfacente, fino allo stop imposto ai collegamenti tra l’Italia e Confederazione elvetica dal primo lockdown, che ha pesato non poco sui numeri del 2020.
Con la seconda ondata dell’epidemia si è temuto nelle scorse settimane un ulteriore fermo della circolazione ferroviaria tra Italia e Svizzera, ma l’accordo trovato dai due Governi ha permesso di scongiurare il blocco.
La storia della Arcisate Stabio: dal cantiere all’inaugurazione
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