“Un Bauhaus Europeo eco-sostenibile? Facciamolo a Varese”

La proposta di un giovane che ha assistito al discorso di inaugurazione dell’anno accademico in Università Bocconi della Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. "Quale posto migliore per realizzare questo progetto, se non la città equidistante da Milano e Mendrisio?"

Ursula Von Der Leyen

Caro Direttore,
il 28 Novembre ho assistito con piacere al discorso di inaugurazione dell’anno accademico in Università Bocconi tenuto dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen. Ho apprezzato molto le parole di stima che la Presidente ha rivolto all’Italia, sottolineando la capacità di rialzarsi dalle ceneri della guerra che questo paese ha avuto e la perseveranza nel costruire una nazione prospera e intraprendente.

Mi è piaciuto molto constatare come il Trattato di Roma sia ancora così vivo nelle menti dei nostri concittadini europei e come il ruolo fondativo del nostro paese nell’Unione sia ampiamente riconosciuto, non potendo io, tuttavia, affermare che il nostra paese sia sempre stato trattato con equità nelle sedi sovranazionali. Ma si sa che, comunque, una convivenza di popoli e nazioni con le proprie peculiarità all’interno di una Confederazione richiede sempre capacità di dialogo e di ascolto reciproco.

Il discorso della Presidente ha riguardato, poi, l’illustrazione del programma Sure, messo a disposizione degli Stati membri per ammortizzare le frizioni sui posti di lavoro generate dall’emergenza economia seguita a quella sanitaria, fino ad arrivare all’introduzione del Programma Next Generation EU, uno strumento che, oltre a rappresentare un ottima fonte di investimenti per il nostro paese, è il segno tangibile di quel passo in più che l’Unione Europea sta compiendo nel processo di integrazione.

Ed è stato proprio a questo punto del discorso che Ursula Von der Leyen ha espresso un desiderio che potrebbe e dovrebbe avere dei risvolti molto concreti per la nostra città: nell’ambito degli investimenti finalizzati a ridurre le emissioni di CO2 sul territorio dell’Unione, la Presidente ha teorizzato lo sviluppo di un Hub Operativo composto da architetti, designer, scienziati e ingegneri che sia finalizzato allo sviluppo di un approccio nuovo ed innovativo nella costruzione di tutte le categorie di edifici, categorie responsabili di gran parte dell’inquinamento atmosferico annuale. A sottolineare la rilevanza europea cui questo centro dovrebbe aspirare, sono state le parole di battesimo impressegli dalla Von der Leyen: “hub di studio e specializzazione per un nuovo Bauhaus Europeo Eco-sostenibile”.

A quel punto l’amo era stato gettato e mi è venuto istintivo pensare che questo centro di eccellenze dovrebbe essere realizzato a Varese; infatti, quale posto migliore se non la città in un giardino? Quale posto migliore se non la città che in questi anni ha fatto della riqualificazione edilizia un cardine del proprio rinnovamento? E, infine, quale posto migliore se non la città equidistante da Milano e Mendrisio, attori di primo rilievo a livello europeo nello studio dell’architettura e delle scienze?
Gli elementi sopra citati concorrono ad individuare in Varese la località perfetta per la progettazione di questo Hub che potrebbe, inoltre, sfruttare anche la presenza di una rinomata università cittadina. Gli effetti positivi sulla città sarebbero molteplici, in quanto la Provincia si presterebbero a divenire il soggetto ideale per l’implementazione di nuove soluzioni ed innovazioni e la vocazione europea del nostro territorio sarebbe rilanciata fortemente, con beneficio per il turismo e le attività commerciali.

Spero che questa mia breve riflessione possa essere presa in considerazione non solo come il vivace sogno di un giovane lavoratore, e prima studente, di 26 anni, ma anche e soprattutto come un’opportunità donata alla città dalle sapienti parole della Presidente della Commissione Europea.

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Pubblicato il 07 Dicembre 2020
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