Accusato di rapina e tentato omicidio, il processo non è ancora iniziato ma ora è libero

Avrebbe fatto parte del commando che la notte dell'1 gennaio 2016 accoltellò il proprietario di un noto locale di Canegrate e lo rapinò. Scaduti i termini di custodia cautelare

tribunale di busto arsizio

È accusato di tentato omicidio e rapina aggravata, il suo processo non è ancora iniziato ma ora è libero. Il cittadino moldavo accusato della rapina con accoltellamento avvenuta la notte di capodanno del 2016 al Beer-banti (qui la storia) di Canegrate è stato liberato oggi (giovedì) dopo che, nell’udienza preliminare dello scorso 19 gennaio, il suo legale Domenico Costantino ha fatto richiesta di scarcerazione per decorrenza dei termini della custodia cautelare.

In questa vicenda c’entrano l’emergenza sanitaria causata dal covid e la lentezza delle procedure di estradizione dalla Russia, concretizzatasi solo nel novembre del 2019 dopo un anno di tira e molla tra il Tribunale di Busto Arsizio e le autorità competenti russe. L’imputato, infatti, era scappato prima in Francia poi in Moldavia e infine in Russia poco dopo il fatto ed è l’unico dei tre autori dell’efferata rapina ad essere stato arrestato. Degli altri due, uno non è stato mai identificato mentre l’altro ha un nome e un volto ma è latitante da allora.

L’avvocato del giovane moldavo, nell’ultima udienza di fronte al giudice per l’udienza preliminare Stefano Colombo, ha ricostruito tutti i passaggi della vicenda e dell’intricata normativa d’emergenza che sta regolando la già complessa vita dei tribunali italiani ed è giunto alla conclusione che nel suo caso non era possibile sospendere i termini della custodia cautelare causa coronavirus in quanto era, appunto, in Russia. Il Gup ha preso qualche giorno per pensarci ed è giunto alla stessa conclusione del legale: i termini di custodia erano ampiamente scaduti e il soggetto andava liberato.

Attualmente è domiciliato a Castellanza, a casa dei genitori che vivono in Italia da moltissimi anni, ed è comunque sottoposto ad obbligo di firma e divieto di espatrio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Gennaio 2021
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