La Gioeubia di Varese esiste e parla alle donne

E' una tradizione più sottotraccia, che nasce dalle tradizioni contadine. A mantenerne il ricordo è la Famiglia Bosina che ha istituito un premio per le donne, quest'anno rimandato causa covid

famiglia bosina agrivarese 2011

La Giöbia è ancora simbolo dell’inverno e dei suoi problemi, che devono essere bruciati con un grandissimo fuoco – il falò – per far scomparire i mali e perché possa nascere, sbocciare gioiosamente la nuova stagione con doni abbondanti.

Una tradizione radicata nell’ultimo giovedì di gennaio, come abbiamo visto nelle Gioeubie di Busto Arsizio e Gallarate che Varesenews ha mostrato ieri sera in diretta.

LA GIOEUBIA DI VARESE, UNA TRADIZIONE SPESSO DIMENTICATA

A Varese la Gioeubia esiste, ma  non è mai stata una festa pubblica, ed ha avuto origine dalla “Puscena”, dal latino post cenam = dopo cena. Le “ puscene” erano due: quella degli uomini, il penultimo giovedì di gennaio quella delle donne, l’ultimo giovedì di gennaio.

La Puscena di óman si svolgeva in una cascina, casolare o abitazione, nella quale si riunivano uomini di case o cascine vicine, si preparavano loro stesso la cena e facevano un po’ di baldoria con abbondanti bevute (‘na cióca): ma si è a poco a poco estinta, col passar del tempo.

La Puscena di donn invece avveniva il giovedì successivo a quella degli uomini, l’ultimo giovedì di gennaio: pure essa in una cascina dove appunto si riunivano le donne per una cena in compagnia. Il menü costituito da verze in insalata, fagioli, acciughe, e qualche cotechino cotto alla griglia sul camino. Col passar degli anni il menü si è modificato e arricchito e sul finire si è aggiunto qualche scherzo da parte degli uomini.

Una costante la si ritrova però dappertutto: il fuoco del camino, del focolare domestico, che cuoce, ma anche scalda e purifica, scaccia il male, identificato con i moscerini: veniva infatti detto che la mancata partecipazione alla puscena avrebbe comportato, nella stagione seguente, un copioso assalto e molestia di moscerini alle gambe durante i lavori all’esterno (orto, fienagione, pollaio, ecc.). Col tempo però anche la puscena delle donne ha finito col tramontare assieme ad altri fatti e credenze legate al mondo contadino.

Da qualche parte, dopo che era cessata la puscena di oman, avevano cominciato a partecipare alla Puscena di donn anche qualche marito, figlio, uomo, ed a poco a poco ha cambiato il nome in Giöbia, ed era anche una festa di commiato per i molti uomini (muratori, carpentieri, scalpellini) che emigravano a lavorare. Arrivavano per le feste natalizie e ripartivano alla fine di gennaio: era una festa di saluto per un’assenza che nella maggior parte dei casi durava fino alla fine dell’anno.

LA GIOEUBIA DI VARESE E’ LA FESTA DELLE DONNE

Questa festa ora sopravvive col nome di Gioeubia, riportata alla luce dalla Famiglia Bosina nell’ultimo giovedì di gennaio e ha preso il significato di Festa della Donna , di omaggio dell’uomo alla donna per tutto quello che fa nella famiglia.

La Giöbia, così come ripresa a Varese dalla Famiglia Bosina, vuole quindi essere un riconoscimento e ringraziamento alla donna che spesso deve pulire, rassettare, lavare, stirare, cucinare, badare al marito, ai figli, l’asilo, la scuola, la spesa … ed in molti casi – oltre alle faccende di casa – deve pure lavorare per 7 o 8 ore.

Di tutta questa festa, restano pochi piccoli segni: per esempio quello dei dolcetti fatti a cuore, regalati in questa occasione alle donne varesine. Una volta tradizione un po’ più in vista anche nelle pasticcerie, ora rimasta più a livello famigliare.

Non viene dimenticato però dalla Famiglia Bosina, che per ricordarlo ogni anno ha istituito un premio per “la donna dell’anno” il cui nome viene di solito svelato nella cena organizzata per la Gioeubia, insieme al poeta bosino dell’anno: quest’anno però è stato proclamato solo quest’ultimo, mentre il premio alla donna dell’anno è stato, come in molti altri casi, rinviato a “quando sarà possibile ritrovarsi in presenza”.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 29 Gennaio 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.