La neurochirurgia riapre le tre sale per recuperare le sedute sospese o rinviate

Nonostante il lockdown e le riduzioni a causa dell'emergenza sanitaria, il reparto diretto dal professor Locatelli ha sempre garantito le urgenze. L'attività riprende su tre sale con una tecnologia di alta definizione

sala chirurgica neurochirurgia

Nonostante la pandemia, il  reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale di Circolo diretto dal professor Davide Locatelli ha aumentato il numero degli interventi. Soprattutto durante il primo lockdown, il reparto, individuato da Regione Lombardia come uno dei tre hub regionali per l’attività neurochirurgica ha effettuato 177 interventi urgenti contro i 149 dell’anno precedente.

«Siamo stati in grado – sottolinea il professor Davide Locatelli, Direttore della Struttura Complessa e docente all’Università dell’Insubria – di garantire il trattamento in emergenza/urgenza di patologie vascolari cerebrali come aneurismi e malformazioni, in collaborazione con la neuroradiologia.  Diverse neoplasie cerebrali sono state trattate nel nostro centro rispondenti a criteri di urgenza non differibile e in accordo con il centro di riferimento hub per la patologia oncologica all’Istituto Besta di Milano. Per quando riguarda le patologie neoplastiche del basi cranio, per le quali siamo un centro di riferimento di livello internazionale, i pazienti hanno continuato ad esser trattati nel nostro Ospedale, inviati anche dagli altri ospedali hub».

Nella seconda ondata, l’attività operatoria, a causa della riduzione di personale impegnato nell’emergenza Covid, è diminuita del 40%. Ciononostante, l’equipe del professor Castelnuovo ha gestito un numero in aumento di grandi traumi a causa dei numerosi incidenti domestici e atti di autolesionismo. Gli interventi al cranio sono saliti dai 333 del 2019 a i 339 del 2020 

Con un allentamento della pressione per i degenti Covid, la neurochirurgia vorrebbe recuperare le prestazioni sospese o rinviate: «Attualmente  – prosegue Locatelli – iniziamo a registrare un piccolo ma significativo incremento nel numero dei ricoveri ordinari. Puntiamo a ripristinare un numero adeguato di accessi alla sala operatoria per settimana e il numero di posti letto pre Covid per poter recuperare l’attività chirurgica elettiva sospesa. Sarà fondamentale a questo scopo l’apporto delle nostre tre sale operatorie che sono state completamente rinnovate nella dotazione tecnologica».

sala chirurgica neurochirurgia

La prima sala è dedicata alla patologia cranica elettiva e ai trattamenti endoscopici di minima invasività al basicranio. La tecnologia a disposizione del professor Locatelli permette la neuronavigazione, grazie a sistemi video  in 4K e tridimensionali e sistemi di monitoraggio intraoperatorio neurofisiologico. Con questa dotazione si è in grado di eseguire interventi di altissima specializzazione espandibili a un possibile ulteriore completamento grazie al controllo ecografico intraoperatorio che consente di aggiornare in diretta il sistema di neuro navigazione di pari passo con il progredire dell’intervento.

La seconda sala è destinata alla gestione delle urgenze e ha in dotazione endoscopi e microscopi, un’attrezzatura completa per le emergenze oltre ad una connessione in diretta con i server della neuroradiologia per l’acquisizione degli esami preoperatori.

La terza sala è dedicata agli interventi in neuronavigazione sulla colonna spinale. Oltre alla dotazione di sistemi di esoscopia tridimensionale e 4K, possiede un sistema di neuronavigazione associato a un apparecchiatura O-Arm di ultima generazione, in grado di controllare in tempo reale il posizionamento di protesi a livello spinale e alla giunzione cranio cervicale e di eseguire una tomografia mentre l’operazione è in corso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Gennaio 2021
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