I medici nelle scuole per raccontare il covid, parte la campagna “La Libertà si…cura”

Con il ritorno degli studenti in aula partita anche una campagna di sensibilizzazione per far incontrare direttamente il personale sanitario con i giovani: "I ragazzi si meritano di tornare ad una vita serena, ma in maniera sicura"

«I ragazzi si meritano di tornare ad una vita serena, ma in maniera sicura». È con queste parole che il Professor Francesco Dentali, Direttore dell’Hub Covid dell’Ospedale di Circolo di Varese, ha presentato il progetto con il quale le autorità sanitarie del territorio avvieranno una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta ai giovani. Lunedì 11 gennaio riprendono infatti le lezioni in presenza nelle scuole superiori, un passaggio importante per il ritorno ad una relativa normalità ma anche delicato per la possibile ripresa dei contagi che potrebbe portare a una terza ondata.

«Fondamentale sarà l’attenzione da parte dei ragazzi e il rispetto delle regole anticontagio -sottolinea Dentali-. Proprio per sensibilizzare il target giovanile che vive a Varese e provincia, l’ASST dei Sette Laghi in collaborazione con il Comune di Varese e l’Ufficio Scolastico Provinciale ha ideato il progetto “La Libertà si…cura”, dedicato proprio agli studenti delle scuole superiori». L’iniziativa è introdotta da un breve video realizzato dal videomaker Stefano Soru (musiche originali del gruppo The Flame) che illustra in modo empatico come è stata vissuta l’esperienza covid nel reparto Hub Covid dell’Ospedale di Circolo che ha ospitato quest’anno migliaia di pazienti.

Protagonisti del video sono, oltre al Professor Dentali, medici e infermieri del reparto da lui diretto, che racconteranno la loro esperienza accanto ai pazienti Covid. Uno di questi pazienti, Mario Gervasini, colpito dal covid a soli 18 anni e curato proprio all’Hub Covid dell’Ospedale di Circolo, sarà il testimonial principale verso i suoi coetanei che si apprestano a tornare nelle aule. Il prodotto multimediale sarà diffuso su tutte le piattaforme social e sui siti delle istituzioni coinvolte e raggiungerà i circa 40.000 studenti dei 35 istituti medi superiori statali della Provincia di Varese. 

Il progetto non si esaurisce certo in questo video introduttivo. A partire dall’11 gennaio, infatti, il Prof. Dentali e la sua équipe inizieranno un tour nelle scuole coinvolte per raccontare agli studenti il Covid, dal contagio alla guarigione, ma soprattutto per fornire informazioni scientifiche sulla malattia e indicazioni su come evitarla e evitare di trasmetterla anche inconsapevolmente ad amici e familiari. Inoltre, è stato realizzato un apposito indirizzo mail (lalibertasicura@asst-settelaghi.it) a cui i ragazzi potranno scrivere per porre domande, chiedere approfondimenti, risolvere dubbi ma anche per proporre idee e suggerimenti da introdurre nell’ambiente scolastico e giovanile per consentire di convivere al meglio con la situazione contingente. «Con questo progetto -puntualizza Dentali- vogliamo sia chiarire cosa significa questo periodo per noi personale sanitario e sia far partecipare i ragazzi in maniera attiva in questa battaglia. Perchè è vero che fortunatamente la stragrande maggioranza dei giovani sono asintomatici o pauci-sintomatici ma possono essere un vettore del virus».

Oltre ai medici nelle aule scolastiche andrà anche Mario Gervasini, il 18enne di Varese che è stato ricoverato per giorni nel reparto Covid dell’Ospedale. «Lo fatò perché la partecipazione attiva è un qualcosa che ti lascia la scuola ma che spesso non viene considerato -racconta-. Credo sia importante anche perché io sono un volontario della Croce Rossa. A me il liceo ha insegnato a non fermarmi alle apparenze e così spero che questa campagna trasmetti questo agli studenti, non un messaggio negativo ma un messaggio di speranza».

Nell’Hub Covid dell’ospedale di Varese: “Chi non capisce la gravità della situazione venga a farsi un giro qui”

«Ci aspettiamo che i nostri concittadini più giovani sappiano vedere il problema da una prospettiva nuova, fertile di soluzioni innovative che consentano loro, e non solo, di vivere al meglio, nonostante le limitazioni – è l’auspicio del Sindaco di Varese, Davide Galimberti. Grazie a questa iniziativa di cui sono grato all’ASST Sette Laghi e al Professor Dentali, mi aspetto di ricevere molti spunti e suggerimenti che ci aiutino a riprendere il più rapidamente possibile una vita piena e ricca di attività, ma sempre sicura per sé e per gli altri. Il Comune di Varese farà la sua parte per assicurare ai nostri ragazzi un rientro ordinato e sicuro a scuola».

«L’arrivo del vaccino contro il Covid – tiene a precisare Gianni Bonelli, Direttore Generale dell’ASST Sette Laghi – e l’avvio della più grande campagna vaccinale della storia, da ieri a pieno regime anche nelle strutture della nostra azienda, sono ottime notizie che però non ci permettono al momento di allentare le misure per contenere i contagi. Dobbiamo avere pazienza ancora per un po’ fino a quando non sarà raggiunta l’immunità di gregge. Posso assicurare – conclude Bonelli – che l’ASST Sette Laghi darà il massimo ancora una volta per vaccinare rapidamente dapprima tutti gli operatori sanitari e poi tutta la popolazione del nostro territorio».

«Iniziative come questa – sottolinea dal canto suo Ivan Mazzoleni, Direttore Socio Sanitario di ASST Sette Laghi – confermano quanto sia strategica nella battaglia contro la pandemia l’integrazione tra ospedale e territorio e l’attivazione di sinergie virtuose tra le istituzioni. Noi mettiamo a disposizione le nostre migliori risorse scientifiche e tecnologiche e la competenza dei nostri professionisti riconosciuta a livello internazionale ma senza la fattiva collaborazione degli enti locali e del sistema educativo nelle sue diverse articolazioni non riusciremmo a raggiungere efficacemente un target per noi difficile come quello dei giovani tra i 14 e i 19 anni. Per questo – conclude Mazzoleni – siamo grati alle istituzioni che oggi sono qui con noi».

«Come sistema scolastico – dichiara Giuseppe Carcano, Direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese – siamo davvero lieti di dare il nostro contributo a questo progetto che personalmente ritengo strategico. Tutti sanno quanto è stato doloroso chiudere nuovamente le scuole alla presenza fisica degli alunni e quanto sia oggi delicato e complesso assicurare il ritorno in classe dei nostri ragazzi in piena sicurezza. Fondamentale – prosegue Carcano – sarà perciò l’adozione di comportamenti responsabili da parte di tutti e per questo le indicazioni dell’equipe del professor Dentali e la testimonianza diretta di giovani che come Mario hanno attraversato questa difficile esperienza, saranno utilissime per avviare una riflessione tra i nostri alunni, riflessione che come corpo decente alimenteremo e declineremo nei vari istituti nelle forme più efficaci.»

Gli studenti delle superiori in classe dall’11 gennaio

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Pubblicato il 05 Gennaio 2021
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