Qui Progetto Gorla all’attacco delle promesse di Zappamiglio: “Il polo sportivo è un bluff?”

Secondo i consiglieri di opposizione il tanto decantato polo sportivo con vari campi da calcetto, basket e beach volley coperti sarà ridotto ad un solo campo polifunzionale «e non sarà pronto per il 30 aprile»

maria rita colombo qui progetto gorla

I consiglieri di minoranza di Qui Progetto Gorla attaccano il sindaco Pietro Zappamiglio sul progetto del Polo Sportivo che il sindaco aveva promesso di realizzare nell’area feste di Gorla Maggiore: «Abbiamo il dovere di rappresentare tutta la cittadinanza gorlese e vigilare su ciò che accade all’interno del nostro comune – scrivono i consiglieri di opposizione – . Proprio per questo, nelle ultime settimane abbiamo fatto richiesta di accesso a diversi atti amministrativi».

I consiglieri hanno richiesto copia degli atti che riguardano il bando di affidamento in concessione del campo da calcio «per fare maggiore chiarezza su chi gestirà un bene così importante e di valore per noi Gorlesi. Ci teniamo a sottolineare che i fondi accantonati sono proprio dei cittadini ed è bene che si sappia come vengono amministrati, per quali opere e a chi queste vengono destinate. Inoltre abbiamo richiesto anche i documenti allegati, alla determina del 26/12 riguardante il tanto decantato “Polo Sportivo”».

In campagna elettorale il sindaco e il suo futuro consigliere Terreni avevano promesso due campi da calcetto coperti, uno da beach volley sempre coperto e da basket realizzati in un terreno in via Sabotino, sul confine con la zona residenziale. Dal titolo della determina “Realizzazione di un campo polivalente coperto e relativi spogliatoi all’interno dell’area feste di via Sabotino” i consiglieri di Qui Progetto Gorla sostengono che «pare verrà realizzato un solo campo, per di più all’interno dell’attuale area feste. Inoltre, come confermato dalla stessa amministrazione poche settimane dopo il voto, questo non sarà pronto per il 30 aprile, come promesso durante la campagna elettorale».

Per queste ragioni hanno chiesto tutti gli allegati alla determina che comprendono tra i vari documenti anche: relazione generale, i disegni redatti dall’ufficio tecnico e dal professionista incaricato, il quadro economico e il cronoprogamma dei lavori: «Una volta in possesso del materiale faremo analisi più approfondite. Al momento possiamo solo sperare che il tentativo, mal riuscito, di mantenere una promessa elettorale non comporti un ulteriore lesione del nostro patrimonio arboreo andando così a rovinare uno dei pochi parchi recintati a disposizione dei nostri piccoli concittadini e dei loro genitori; senza considerare lo snaturamento di un’opera nata per ospitare le feste che si tengono abitualmente sul nostro territorio e non un campo da calcetto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Gennaio 2021
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