Il barbone più famoso del rock

I Jethro Tull aggiungono un po’ di grinta alla loro musica e firmano un capolavoro

50 anni fa la musica

Nel ’71 i Tull erano già delle stars del rock, e nelle tournée USA erano i primi del cartellone. Ma questo disco fu davvero un cambio di marcia e, insieme al seguente, li fece diventare un gruppo da concerti negli stadi. Non si può dire che cambiarono genere – anche se molti parlano di una svolta prog – ma certamente alla splendida musica piuttosto soffusa di Benefit aggiunsero pezzi con dei riff micidiali come Locomotive Breath o come la stessa title track che creavano un insieme originalissimo che spaziava dal folk al blues al rock (i Led Zeppelin stavano registrando IV nello studio accanto, ma non ci furono commistioni). Disco di grandissimo successo, causò un dibattito se si trattasse di un concept album o meno: la casa discografica spingeva in quella direzione, che era molto trendy, e non a caso diede due titoli separati alle facciate; Ian Anderson sostenne sempre che non lo era e addirittura disse che con l’album seguente avrebbe mostrato davvero cos’era un concept album. Ecco allora che la vulgata che parli di religione è vera solo per la seconda parte, ma il barbone Aqualung o la prostituta Cross Eyed Mary sono altri discorsi. Album efficacissimo ed immediato, è uno di quelli che non stancano mai e che davvero hanno fatto la storia del rock.

Curiosità: Aqualung era il nome della prima apparecchiatura a bombole per sub “a circuito aperto”, brevettata negli anni ’40 da Jacques Cousteau: venne usato da Anderson per il barbone della title track per indicare che la sua respirazione faceva più o meno lo stesso suono. Il marchio però era stato depositato e ci fu un primo scambio di lettere fra avvocati: poi il grande successo lo fece considerare pubblicità gratuita…

La rubrica 50 anni fa la musica 

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Pubblicato il 25 Febbraio 2021
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