Diciotto alunni in prima: un record per la scuola di Cazzago

Le iscrizioni premiano il lavoro di ascolto del territorio e di innovazione portato avanti dalla scuola elementare

Primaria Pascoli Cazzago Brabbia

Alla primaria Pascoli di Cazzago Brabbia (IC di Azzate) nessuno, a memoria d’uomo, ricorda più una classe di 18 studenti. Al massimo 17, una decina d’anni fa, forse. Ma l’anno prossimo in prima ci saranno 18 nuovi alunni pronti a cominciare il loro percorso di istruzione. E non è solo un record, ma il risultato di un percorso attento di ascolto con il territorio e di apertura didattica in cui il corpo docenti ha investito e che incontra la fiducia di un sempre maggior numero di famiglie.

Dallo scorso anno la primaria ha esteso i rapporti di scambio, collaborazione e continuità già in essere con l’asilo di Cazzago, anche alla scuola dell’infanzia di Inarzo, comune che da anni non ha più una scuola elementare. Un legame che sin da subito, già lo scorso anno, ha portato i primi risultati positivi, permettendo alla Pascoli di formare una prima di 14 alunni, dopo anni di riduzione progressiva degli iscritti.
Un’inversione di tendenza che si conferma anche per l’anno scolastico 2021-2022 e anzi si rinforza con 18 nuove iscrizioni.

Il segno tangibile di questa nuova collaborazione sta nell’atelier Reggio Children (approccio didattico cui è ispirato l’asilo Ugo Bassi di Inarzo) all’interno della Pascoli.
Ma sono tante le attività legate al territorio e le esperienza didattiche messe in campo dalla scuola per i suoi bambini: dagli eventi sul territorio (da ultimo i Postini di poesie per le vie del paese e la Giornata della Memoria celebrata in piazza Libertà) ai progetti più strutturati come il potenziamento della lingua inglese con un docente madrelingua per conversazione e l’informatica, le letture ad alta voce con Betty Colombo e “Crescere con la musica per mano”, in collaborazione con l’Associazione Culturale Solevoci di Varese. Inoltre sul territorio si giocano l’educazione stradale “sul campo” con escursioni in bicicletta, “Amica acqua” nella vita come nello sport del canottaggio, la “Lingua dei nonni” sul dialetto come lingua della tradizione a cura della prof Rosella Orsenigo. Attivi anche i progetti di “C’era una volta la cicogna”, uno spazio dedicato all’affettività per conoscere il proprio corpo e i suoi cambiamenti a cura del Consultorio “La casa” di Varese e il “Progetto Avis”, per sensibilizzare sulla donazione del sangue.

Una ricchezza di spunti e di legami per una scuola piccola, a misura di bambino, inserita in un contesto urbano che si presta ad essere vissuto dai piccoli studenti come spazio di apprendimento: “Questa possibilità di uscire spesso sul territorio e tessere legami e condividere esperienze umane con le persone che lo abitano, sono opportunità significative di crescita e di educazione civica per i bambini”, afferma la referente di plesso Marzia Giorgetti.

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Pubblicato il 04 Febbraio 2021
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