Draghi, secondo giorno di consultazioni: tutti i partiti lo sostengono, tranne Fratelli d’Italia

Al secondo giorno di consultazioni il premier incaricato Mario Draghi ha trovato il sostegno di tutto il centrosinistra, degli Eurepeiste - Maie - centro democratico, di Italia Viva, di Forza Italia e Lega. Contraria Giorgia Meloni (FdI). M5S Favorevole, domani il voto su Rousseau

mario draghi

Si è concluso oggi, martedì 9 febbraio, il secondo giorno di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi con le forze politiche del Parlamento. Proseguiranno domani, mercoledì 10 febbraio, con i partito sociali e i delegati delle Autonomie locali.

Consultazioni, l’appoggio del Partito Democratico

Il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, ha confermato l’appoggio al governo Draghi questa mattina: «Siamo veramente molto soddisfatti per le linee guida e abbiamo apprezzato l’approccio culturale, strategico del professore. Crediamo che i contenuti e la visione sono sicuramente garanzia di serietà, stabilità, forza e autorevolezza della sfida governativa del professor Draghi. Non possiamo che confermare fiducia».

Sulla squadra di governo, Zingaretti ha risposto che «Non ne abbiamo in alcun modo parlato, non abbiamo affrontato questo tema: anche la formula del governo spetterà al presidente incaricato alla luce del mandato del presidente della Repubblica e dalla valutazione sul perimetro della maggioranza. Ci rimettiamo alle valutazioni di Draghi».

Consultazioni, Leu: “Disponibilità a Draghi”

«Abbiamo riconfermato a Draghi la nostra disponibilità ad accogliere l’appello del presidente Mattarella e procedere alla interlocuzione nei modi che lui ritenga», ha detto Federico Fornaro di Liberi e uguali, «abbiamo apprezzamento per le sue valutazioni positive sulla gestione della pandemia e crediamo che l’obiettivo da perseguire sia quello del principio di precauzione con la sanità al primo posto. Il nostro auspicio è che le tre forze dell’alleanza, M5S, Pd e Leu, possano concordare un atteggiamento univoco sul costituendo governo Draghi. Come credo che varrà per tutti i gruppi parlamentari, ci riserveremo di dare una valutazione complessiva dopo che il presidente incaricato avrà fatto le ulteriori fasi».

Consultazioni, Italia Viva: “Incontro molto positivo”

«Con Matteo Renzi abbiamo espresso il totale sostegno di Italia Viva all’impianto di programma e alle scelte che Draghi porterà avanti, con grande attenzione al piano vaccinale che va rafforzato rapidamente con attenzione al mondo della scuola», ha spiegato Teresa Bellanova al termine delle consultazioni con il premier incaricato.

«Ci ha illustrato punti del programma da noi fortemente condivisi, a partire dall’europeismo e dal forte ancoramento all’atlantismo e fino alla grande sostenibilità ambientale. In questi punti fondamentali c’è grande interesse ed attenzione alla fiducia da rafforzare nel Paese. I Cantieri, la creazione di opere utili per il Paese, di posti di lavoro, un forte sostegno al turismo e alle attività produttive, niente finanziamenti a pioggia ma incentivi in modo duraturo», ha concluso.

Consultazioni, il no di Fratelli d’Italia

«Il centrodestra rimane una coalizione di persone che stanno insieme per scelta», ha esordito Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, confermando la contrarietà alla formazione di un nuovo governo. «E che – ha continuato – se gli italiani lo vorranno, lavorano per andare al governo di questa nazione insieme. Noi abbiamo già affrontato stagioni nelle quali il centrodestra si è diviso; c’è sempre rimasta Fratelli d’Italia a presidiare il campo. Abbiamo sempre ricostruito con più o meno difficoltà, ma abbiamo sempre ricostruito».

Consultazioni, Forza Italia: “Una risposta unitaria”

Diverso il pensiero del resto del di centrodestra. Silvio Berlusconi, all’uscita dal colloquio con Draghi, ha auspicato a «un governo che si fonda sull’unità del Paese e delle forze politiche senza preclusione alcuna». Forza Italia – ha continuato – avrebbe sollecitato «ad adottare scelte di grande profilo, tenendo conto delle indicazioni dei partiti, ma decidendo in piena autonomia».

«Questo naturalmente non significa la nascita di una maggioranza politica fra partiti alternativi fra loro per cultura, per storia, per valori di riferimento. È invece la risposta ad una grave emergenza e durerà per il tempo necessario a superare questa drammatica crisi sanitaria, sociale ed economica. Una risposta credibile di fronte all’Europa e al mondo. Una risposta unitaria che avevamo chiesto per primi e che trova piena corrispondenza nell’invito rivolto dal Capo dello Stato a tutte le forze politiche ad assumersi le loro responsabilità. Noi faremo la nostra parte con lealtà e spirito costruttivo: la gravità dell’ora impone a tutti di mettere da parte i calcoli, le tattiche, gli stessi interessi elettorali per mettere al primo posto la salvezza del Paese. Se questo avverrà, sono certo che l’Italia riuscirà ancora una volta a risollevarsi e ad andare avanti», ha concluso.

Consultazioni, Lega:”Italia protagonista in Europa”

Anche la Lega è favorevole a Mario Draghi. «È stato un incontro molto intenso e utile, spero reciprocamente, stimolante», ha commentato il segretario Matteo Salvini, «abbiamo parlato di tante cose, non di ministeri governi politici e tecnici e non ne parleremo, perché abbiamo fiducia nell’idea di squadra per l’Italia». «Abbiamo parlato di Europa, il nostro obiettivo è che l’Italia torni protagonista in Europa. Ci interessa che si faccia l’ interesse nazionale in Ue. No all’austerità, ed è condiviso. Mi fa piacere che il professor Draghi abbia citato il modello Genova, con burocrazia zero; mi fa piacere che abbia condiviso la nostra idea».

Consultazioni, Europeisti – Maie – Centro democratico del Senato

«Condividiamo gli obiettivi certamente europeisti del governo che vogliamo davvero raggiunga il risultato. Siamo nati da un appello di Mattarella ai costruttori», ha affermato Riccardo Merlo, «Abbiamo parlato con Draghi delle politiche per gli italiani all’estero».

«L’europeismo è una chiave di lettura di questo governo che si sta formando – ha continuato Gregorio De Falco – un europeismo in chiave diversa dal passato: è necessario un europeismo federalista, che tenga conto del percorso fatto, degli errori. Bisogna rendere strutturali, questo ci ha detto il presidente del Consiglio incaricato, la capacità dell’Europa di essere un soggetto economico politico unitario, la necessità di creare un bilancio europeo attraverso il quale mutualizzare il ricorso al Recovery Fund».

Consultazioni, M5S: “Governo di transizione energetica e ambientale”

“Solevato” per il fatto che Draghi non abbia parlato di Mes, Vito Crimi ha parlato così appena uscito dalle consultazioni: «La cosa a cui tenevamo di più è che l’azione di governo avesse come pilastro la transizione energetica e ambientale. Abbiamo insistito sull’idea di un super-ministero che coordini tutti gli investimenti indirizzati in politiche che mettano l’ambiente come filtro dell’attività. Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che si stia immaginando quale sia l’assetto istituzionale che possa adeguarsi a questo approccio. E ci ha raccontato che è andato a verificare l’esperienza francese sul super-ministero per le politiche ambientali. Una misura come il Mes va fatta se c’è un piano, una convienenza economica e non ci sono. Infatti da Draghi il Mes non è stato minimamente elencato come punto dell’azione di governo». Alle consultazioni ha partecipato anche Beppe Grillo, a sorpresa.

Quali saranno le prossime tappe? Domani, mercoledì 10 febbraio, Draghi incontrerà le parti sociali e i delegati delle Autonomie  locali; giovedì 11 febbraio, gli iscritti al Movimento 5 Stelle voteranno su Rousseau (alle 13). Il premier incaricato potrebbe salire al Colle per scioglierne la riserva.

Alessandro Di Battista, fortemente contrario a una maggioranza insieme a Forza Italia, ha già confermato il voto negativo sulla piattaforma.

 

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 09 Febbraio 2021
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