Il Festival di Locarno celebra Lattuada e il cinema ispirato a Piero Chiara

Il Pardo dedica la retrospettiva al regista italiano. La sua ultima pellicola, “Una spina nel cuore”, è la trasposizione dall’omonimo romanzo dello scrittore luinese

Alberto Lattuada

Sarà dedicata al regista Alberto Lattuada la retrospettiva della settantaquattresima edizione del Locarno Film Festival, in scena dal 4 al 14 agosto sotto la direzione artistica di Giona A. Nazzaro e a cura di Roberto Turigliatto.

Un po’ di Piero Chiara – e quindi anche di Lago Maggiore – al celebre festival cinematografico: nel corso della sua lunga carriera da cineasta Lattuada, spentosi nel 2005, ha dato vita ai romanzi nati dalla pena dello scrittore di Luino, come nel caso de “Una spina nel cuore”, ultima pellicola diretta del regista nel 1986.

Una spina nel cuore - lattuada

(Una scena tratta dal film, ambientato sul Lago d’Orta)

Direttore, architetto, fotografo e naturalmente regista del piccolo e del grande schermo, per tutto il Novecento Lattuada fu un vero e proprio artista a 360 gradi:

«Figura centrale, eppure spesso sottovalutata, Lattuada ha attraversato nel corso della sua ricca e affascinante carriera oltre 40 anni di storia del cinema italiano, dall’esordio nel 1943 con Giacomo l’idealista, fino a “Una spina nel cuore” – spiega la direzione artistica del festival, ricordandone la figura-. Nel primo dopoguerra, inoltre, il “formalista” Lattuada è riuscito a inserirsi nel cinema neorealista conservando però le radici colte e raffinate della sua formazione, coniugandole con il gusto per i generi e le narrazioni popolari».

Per il Festival di Locarno si tratta quindi di un “ritorno” al cinema italiano, con la voglia di riscoprire un autore forse non particolarmente noto o in cima alle classifiche di popolarità ma che ancora oggi gode della stima degli appassionati del settore.

Per accompagnare dunque il pubblico del festival in attesa di questa retrospettiva, nei prossimi mesi sui canali social del Festival avrà il via l’iniziativa “Verso Lattuada”: pillole, brevi video e altri materiali digitali che vedranno cinefili, studiosi del cinema italiano approfondire e analizzare l’arte dietro la macchina da presa di Lattuada.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2021
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