Il liceo Cairoli celebra la cultura greca e la sua eredità

Si svolgerà on line, sabato 6 febbraio, la terza edizione di un evento che vede protagonisti gli studenti del Cairoli impegnati a far conoscere una civiltà senza tempo

Primo giorno di scuola a Varese

Il liceo classico di Varese Cairoli propone la terza edizione della Giornata mondiale della Lingua greca. Si svolgerà sabato 6 febbraio. Obiettivi e ospiti li racconto Federico Vida, studente dell’ultimo anno del liceo


Risorgere nella storia, alle radici di una cultura che, al liceo classico ‘E. Cairoli’ di Varese, prospera e si rinnova nell’anno della pandemia. Con questa premessa, nella mattinata di sabato 6 febbraio, la Giornata mondiale della Lingua greca vedrà la luce per il terzo anno consecutivo nella storica scuola varesina. 

L’organizzazione, differente dai precedenti anni a causa della DAD, trova la voce nelle parole della prof.ssa Vittoria Criscuolo:  «Uno sforzo non indifferente, che ha tuttavia visto protagonisti indiscussi i ragazzi, capaci di attualizzare tenendo saldo il passato che ancora oggi ci insegna e che vede il liceo classico baluardo di questa tradizione». 

Saranno proprio i giovani che, elogiando con i loro elaborati il tema della Palingenesi (ndr. Rinascita), daranno vita ad un evento tanto ricco di storia.
Infatti, istituita dal Parlamento Ellenico nel 2017, in ricordo del poeta nazionale Dionysios Solomós, la giornata mondiale della lingua greca celebra una civiltà senza tempo che ancora oggi vive in noi nelle parole e nei costumi. 

Obiettivo di questa giornata è dunque quello di sottolineare l’amore che ha legato queste due culture fin dagli albori del loro rinascimento e che oggi si ritrovano per riporre speranza nel futuro della nostra società, come sottolineato dai principali protagonisti di questa iniziativa. 

Tra le voci che terranno vivo il ricordo di questa tradizione spiccano quelle del dott. Nikolaos Koukis (Presidente HFC), la prof.ssa Raffaella Cresci, già ordinario di filologia bizantina all’Università di Genova e il dott. Nikolaos Frangos, che accoratamente faranno appello ai valori dimenticati di libertà e democrazia a duecento anni (ndr. 1821) dall’indipendenza di un Paese a cui siamo tuttora debitori. «Radicarci nel nostro passato è il modo migliore per andare incontro al futuro. La bellezza è un patrimonio necessario per l’evoluzione culturale, strumento essenziale per l’esercizio della democrazia». Così Matteo Barella, maturando, riconosce i valori da ricordare come parti integranti del nostro bagaglio culturale. 

L’evento, aperto al pubblico e pronto ad elevare lo spirito della conoscenza, si svolgerà a distanza 

(https://zoom.us/j/97878599457?pwd=UUFBMmtZeVRDb1k5RCtzaVRTeFoxZz09)  ed avrà inizio alle ore 8:30 con i Saluti istituzionali.

La pandemia ha lasciato una ferita aperta nel mondo dell’arte e, questo primo passo vuole essere l’occasione per «scoprire se stessi attraverso gli antichi, i quali, riescono nonostante il tempo a trasmettere ciò che sono stati in ciò che noi oggi siamo», commenta infine il rappresentante degli studenti Andrea Grigoletto. 

Un segnale, quello che verrà lanciato sabato mattina, che vuole fare appello a tutta la comunità, affinché la cultura possa continuare indiscriminata ad affascinare nella sua semplice verità la curiosità di tutti. 

di
Pubblicato il 03 Febbraio 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.