Le prime scintille elettorali ad Albizzate sono sul progetto edilizio nel centro storico
Per l’Amministrazione Zorzo il progetto è l’occasione per mettere in sicurezza tutta la zona ma il gruppo "Noi Insieme" non ci sta e parla apertamente di un intervento che non tutela l’interesse pubblico
Candidati ufficiali ancora non ce ne sono ma è evidente che l’avvicinarsi delle elezioni amministrative (previste in primavera ma che probabilmente slitteranno al prossimo autunno) stia alzando il livello del confronto politico ad Albizzate e il primo terreno di attrito tra l’attuale maggioranza dell’amministrazione Zorzo e l’opposizione del gruppo “Noi Insieme” è quello del centro storico, o meglio, dei progetti all’orizzonte per la riqualificazione del quadrilatero.
Parliamo della corte Bassani, il complesso di vecchi edifici in stato di abbandono incastonato tra le vie Solferino, Magenta, Cavour e San Pietro.
Per Albizzate è un tema di confronto tutt’altro che nuovo: quel complesso di abitazioni, in parte demolite o crollate, poggia per il 60% su terreni di proprietà privata e per il 40% su proprietà comunale e da qualche tempo si è tornati a parlare della sua riqualificazione in virtù di un progetto presentato dai privati che si trova ora al vaglio degli uffici comunali.
Per l’Amministrazione Zorzo, che non nasconde la propria soddisfazione per l’iniziativa, il progetto è l’occasione per mettere in sicurezza tutta la zona e lo ha spiegato più volte. Noi Insieme, invece, parla apertamente di un progetto che non tutela l’interesse pubblico.
Il gruppo d’opposizione, che con tutta evidenza si sta preparando ad una campagna elettorale, ha diffuso sulla propria pagina Facebook un messaggio chiaro contro i piani previsti dal nuovo progetto edilizio: “Si vuole consentire la demolizione e ricostruzione in violazione dello spirito del PGT e di altre norme la cui finalità è difendere l’identità del centro storico e gli interessi della collettività – scrive Noi Insieme -. Il nuovo progetto prevede parcheggi che intensificheranno il traffico nel centro storico, la costruzione di edifici a tre piani poco coerenti con il resto delle abitazioni e nel complesso un intervento troppo sbilanciato a favore degli interessi del privato”.
Il gruppo d’opposizione chiede quindi con forza che l’amministrazione fermi il corso attuativo del progetto “chiedendo più integrazione e armonia delle costruzioni con il resto del centro storico e una pianificazione della mobilità urbana sostenibile che valorizzi i percorsi storici e offra soluzioni più equilibrate di quella prevista”.
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