Passaggio Ubi – Bper Banca dai mutui alla carta di credito la Fisac spiega cosa fare

A pochi giorni dal passaggio di consegne il sindacato dei bancari della Cgil stila un vademecum per gli ex clienti Ubi relativamente a conti correnti, bancomat, carte di credito e finanziamenti

sindacato

In prossimità dell’arrivo sul territorio di Bper Banca, l’istituto di credito modenese che ha acquisito da Intesa Sanpaolo quasi tutte le filiali di Ubi Banca presenti in provincia di Varese, arriva una nota stampa della Fisac-Cgil a firma del segretario provinciale Francesco Clerici e della rsa di Varese Stefano Parini. (a sinistra nella foto con Landini e Clerici)
Secondo i bancari della Cgil, la domanda che nella nostra provincia si stanno facendo tanti clienti di Ubi Banca – domanda che in realtà si sono fatti almeno fin dall’agosto scorso, quando l’Opas di Intesa Sanpaolo è andata in porto – sarebbe la seguente: chi è Bper Banca? 

Quella della Fisac è volutamente una domanda retorica, perché basta un clic per verificare chi gestirà attraverso 67  filiali una parte della ricchezza generata da una provincia che prima dell’ultima crisi esportava 10 miliardi di euro in beni e servizi.

«Chi ha più memoria, e qualche capello bianco – scrivono nella nota Clerici e Parini –  si ricorderà che Ubi Banca ha raccolto realtà prettamente territoriali quali il Credito Varesino e il gruppo Banca Popolare Commercio e Industria che ricomprende la Banca Popolare di Luino e di Varese. Il gruppo Ubi Banca è (era, ndr) una realtà multi regionale, con 1.638 filiali in Italia, di cui 608 in Lombardia i dipendenti del gruppo sono circa 20.000, nella provincia di Varese Ubi banca è (era, ndr) presente con 75 filiali e circa 900 dipendenti».

Il resto, cioè l’Opas di Intesa e l’intervento dell’antitrust che ha obbligato l’istituto torinese a cedere 620 sportelli, fa parte ormai della storia del credito, compresa quella di Ubi Banca che nei prossimi mesi verrà incorporata dalla capogruppo Intesa.

La domanda della Fisac Cgil però contiene una preoccupazione più profonda che riguarda il rapporto di fiducia tra il cliente e la banca. «Presso gli sportelli e ai delegati delle categorie Cgil – spiegano i sindacalisti – abbiamo ricevuto già diverse domande. Molti si domandano che cosa accadrà ai clienti Ubi, a chi per esempio riceveva su conto corrente pensione, stipendio, Naspi, utenze e pagamenti».

QUASI TUTTO GIRERÀ IN AUTOMATICO

Tutto o quasi dovrebbe girare in automatico per quanto riguarda i rapporti con Inps. Per quanto riguarda le utenze, cioè luce, telefono, acqua e gas, la Fisac suggerisce «di tenerle monitorate, mentre sarà indispensabile comunicare entro l’anno il nuovo IBAN a chi fa bonifici a vostro favore, ad esempio per stipendi, con particolare attenzione alle pensioni estere per le quali si dovrà provvedere a comunicare otre all’IBAN anche il nuovo codice BIC per bonifici esteri».

BANCOMAT E CARTE DI CREDITO

I bancomat delle filiali Ubi coinvolte nel passaggio, non saranno operativi da giovedì 18 febbraio alla mattina di lunedì 22 febbraio 2021. «I clienti potranno prelevare gratuitamente presso gli sportelli delle altre». Carte di credito e bancomat Si potranno continuare ad usare fino al 31 dicembre 2021 o alla loro naturale scadenza. Solo le carte prepagate già in essere non potranno più essere utilizzate dal 19 febbraio.

INTERNET BANKING

Nei giorni 20 e 21 febbraio i canali digitali non saranno accessibili. Sono infatti previsti blocchi necessari per consentire il passaggio dei rapporti da Ubi a Bper Banca. Dal 22 febbraio, e nelle giornate seguenti, sarà possibile richiedere le nuove credenziali ed attivare i servizi digitali di BPER Banca attraverso il link sul sito bper.it.

MUTUI E PRESTITI

I finanziamenti rimarranno validi fino alla loro naturale scadenza. Verranno trasferiti in automatico i relativi pagamenti sui nuovi IBAN. Sul sito www.bper.it è già attiva una sezione dedicata al passaggio delle filiali Ubi in Bper Banca per maggiori approfondimenti.

FORMAZIONE E PROCEDURE PER IL PERSONALE

Il 22 febbraio è vicino e sarà il giorno fatidico del passaggio di consegne a Bper. Ad oggi le più grosse criticità e perplessità da parte dei lavoratori, secondo la Fisac Cgil, riguardano la formazione. «A nostro avviso è impensabile che i colleghi debbano imparare le nuove procedure seguendo i corsi tra un cliente e l’altro – scrivono Clerici e Parini- se poi aggiungiamo che per BPER non è la prima acquisizione, una miglior pianificazione era attesa e gradita, una formazione in presenza prima del 22 di febbraio, pandemia permettendo, avrebbe generato tra i lavoratori più sicurezza e tranquillità d’animo dovendo gestire in prima persona con i clienti questa cessione di ramo d’azienda».

LE PROMESSE FATTE DALL’AD ALESSANDRO VANDELLI

«Come Fisac Cgil presiederemo il nostro territorio e saremo vicini sia ai lavoratori Ubi, nel portare le proprie ragioni e difficoltà sui tavoli di contrattazione, che ai clienti, ricordando le promesse fatte dall’amministratore delegato Alessandro Vandelli il 13 gennaio scorso presso la Camera di Commercio di Varese: “Proponiamo il nostro modello di presenza capillare in realtà molto significative. Non a caso abbiamo scelto di costituire a Varese una Direzione regionale, insediata in un luogo con valenza storica per la città: ciò testimonia l’impegno che ci anima, volto a valorizzare le risorse umane che entreranno nel nostro Gruppo come chiave di volta per mantenere e rafforzare il rapporto con la clientela nelle filiali”».

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Pubblicato il 05 Febbraio 2021
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