Rescaldina, M5S contro il piano urbano del traffico: «Troppi interventi inattuati»

M5S di Rescaldina critico contro la mancata attuazione degli interventi previsti dal piano urbano del traffico per via Toti, via Piave, via De Gasperi e via Bellini

traffico

Movimento 5 Stelle di Rescaldina “all’attacco” del piano urbano del traffico approvato nel 2019. Durante l’ultima seduta del consiglio comunale cittadino i pentastellati hanno infatti presentato un’interrogazione per chiedere conto a sindaco e giunta di alcuni interventi che al momento non sono ancora stati attuati: quelli relativi a via Toti, via Piave, via De Gasperi e via Bellini, che erano stati oggetto di controdeduzioni da parte dei cittadini.

Per via Toti il piano prevede lo stop al transito dei mezzi con massa superiore a 7,5 tonnellate e il completamento del marciapiede tra via Sauro e via Brianza, valutando poi la possibilità di introdurre il senso unico in direzione di via Brianza. In via Piave, invece, era in programma un attraversamento pedonale rialzato in corrispondenza dell’asilo nido Wojtila, stessa soluzione che verrà valutata per limitare la velocità dei veicoli di passaggio in via De Gasperi. In via Bellini era stata proposta l’introduzione di una zona a disco orario, per la quale si attende di verificare gli effetti delle nuove aree di sosta in via Caduti di Nassiriya e in via Oberdan.

«Gli interventi richiesti ad oggi non risultano ancora realizzati anche quando le condizioni per la loro attuazione siano già presenti – ha sottolineato il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Massimo Oggioni -. Il piano urbano del traffico riflette una situazione che è dinamica e legata al periodo in cui viene realizzato ed approvato; gli interventi previsti dal piano hanno una logica se realizzati nel momento in cui il piano viene redatto ed approvato, mentre più ci si allontana da tale data, più la situazione è suscettibile di cambiamenti e gli interventi di conseguenza potrebbero non risultare più utili se non addirittura dannosi. Per questo motivo una realizzazione tempestiva delle opere previste nel piano è auspicabile e necessaria»

«L’adozione del piano urbano del traffico indica una programmazione a breve, medio e lungo termine cercando di dare omogeneità alle modifiche in materia di viabilità – ha replicato l’assessore alla partita, Gianluca Crugnola -. Le modifiche vanno poi calate nella realtà: mi sembra chiaro che se un intervento non viene realizzato è perché c’è un’analisi tecnica in corso, ci sono variabili sopraggiunte o considerazioni differenti da quelle viabilistiche oppure non c’è la copertura economica per fare tutto subito».

Per via Toti, comunque, è solo questione di tempo: il divieto di accesso verrà installato non appena sarà disponibile il cartello segnaletico, che verrà incluso nella prossima richiesta di fornitura. Del senso unico, invece, se ne riparlerà una volta valutati gli effetti del divieto, dopo aver coinvolto i residenti della zona. L’attraverso rialzato in via Piave, invece, avrebbe dovuto essere realizzato a stretto giro di posta ma dall’analisi tecnica è emerso che la modifica avrebbe portato problemi con lo scolo delle acque e causato la cancellazione di tre parcheggi, con il risultato che si è optato per una soluzione alternativa: un dosso in conglomerato che dovrebbe essere posizionato entro l’anno scolastico in corso.

Più complessa la situazione di via De Gasperi, dove «risulta veramente difficile – ha spiegato Crugnola – pensare ad un ulteriore rialzo prima di quello già esistente venendo da Rescalda. Un rialzamento in questa zona costerebbe intorno ai 20mila euro e francamente, soppesando la spesa con la resa, ritengo che con questa cifra si debba pensare a sanare altre carenze. Abbiamo quindi valutato con la collaborazione della comandante della Polizia Locale soluzioni alternative, ma in tutti i casi analizzati abbiamo rilevato controindicazioni. Non è possibile, infatti, pensare a dei restringimenti della carreggiata, neanche solo visivi come le zebrature, perché da lì passano dei pullman; non è possibile pensare a dissuasori rumorosi, in quanto troppo a ridosso delle abitazioni; è difficile pensare a dissuasori alternativi, considerando che l’installazione nell’immediatezza del dislivello stradale risulterebbe potenzialmente più pericolosa della situazione esistente». La scelta, quindi, è stata quella di rinnovare i rallentatori ottici già presenti. Per quanto riguarda la zona della stazione, infine, manca ancora un elemento per la valutazione: l’area di sosta in via Oberdan, intervento che comporta una spesa importante non tanto per il parcheggio in sé quanto per tutte le opere correlate e per il quale al momento non ci sono tempistiche certe.

Motivazioni che però non hanno convinto i pentastellati, che a margine del consiglio comunale hanno puntato il dito contro «la marginale attenzione che chi amministra riserva alle istanze dei cittadini». «I motivi tecnici per non realizzare un opera emergono sempre dopo che questa è approvata, e non prima, come sarebbe serio fare – è la critica del Movimento 5 Stelle -. Chiamare alla partecipazione, far intervenire i cittadini agli incontri pubblici, raccogliere le proposte e poi, al netto di quelle approvate, ignorarle, è la maniera migliore per trasformare provvedimenti importanti come il piano urbano del traffico in bocconi indigesti, oltre a convincere anche i volenterosi che la partecipazione si risolve in mera operazione di facciata».

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leda.mocchetti@legnanonews.com
Pubblicato il 02 Febbraio 2021
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