Simone e la Consulta dei giovani di Buguggiate: “Ripartiremo, abbiamo ancora molto da fare”

La pandemia ha rallentato l'attività ma le proposte presentate dai ragazzi sono passate al vaglio del consiglio comunale e appena sarà possibile verranno realizzate. Si pensa ad attrezzature sportive per il Bergora e a un club culturale nello spazio "Ubuntu"

Buguggiate - Giorno del ringraziamento 2021, battesimo civico e volontari

Gli esordi erano stati davvero promettenti. L’Open Mic, letteralmente “microfoni aperti”, al parco Bergora di Buguggiate, aveva visto la partecipazione di quattordici gruppi: giovani musicisti e cantanti con la voglia di mettersi in gioco.

Poi è arrivata la pandemia e tutto si è fermato. La Consulta dei giovani voluta dall’amministrazione Sambo e guidata da Simone Cordaro, consigliere con la delega alle Politiche giovanili, Sportello Europa, Informagiovani, Servizio Civile, Banca del tempo, Comunicazione e Partecipazione, ha dovuto trasferirsi “on line” con tutto quello che questo comporta.

«Pensare di incontrarci era impossibile e sarà ancora così per qualche tempo – spiega Simone, che ha 27 anni, è cresciuto in oratorio, ed è l’anima “giovane” della giunta – Gli aventi diritto al voto della consulta sono oltre 300, ragazzi tra i 18 e i 30 anni. Vero che non tutti partecipano e che questa situazione ha smorzato un po’ gli entusiasmi, ma non possiamo correre rischi». (nella foto de La Focale Simone con il sindaco Matteo Sambo)

Che i giovani fatichino ad “esporsi” non è una novità: alla cerimonia organizzata per il “battesimo” dei neo diciottenni, una sorta di festa del ringraziamento, su 60 diciottenni si sono presentati in 14.

«Penso alla mia esperienza personale e mi rendo conto che quando sei adolescente le istituzioni le vivi come qualcosa di molto lontano. Io passavo il mio tempo all’oratorio, con gli amici, non sapevo quello che accadeva all’interno del Comune. Siamo partiti da questa considerazione per organizzare la Consulta giovanile: siamo usciti “dal Palazzo” per raggiungere i giovani. Ci stavamo riuscendo, prima che l’emergenza Covid rallentasse tutto».

La pandemia ha cambiato un po’ le carte in tavola e ha costretto anche a rivedere il regolamento della Consulta: «Abbiamo aperto un gruppo facebook “Consulta dei giovani Buguggiate” e avviato una consultazione on line per proporre progetti da sottoporre al vaglio del consiglio comunale. Non ne sono arrivati molti ma due sono stati approvati e senz’altro verranno realizzati non appena ci sarà la possibilità di farlo. Il primo riguardava l’acquisto di attrezzature sportive per il parco Bergora, il secondo la costituzione di una sorta di club culturale da realizzare all’interno del centro sociale Ubuntu; ci siamo confrontati con Alessandro Rivecci, che ha la delega allo Sport e con Angela Borghi, assessore alla Cultura. Quando si potrà ripartire in sicurezza, ci organizzeremo».

Ma come è possibile raggiungere quei giovani che vivono un po’ ai margini e che talvolta sono difficile “da gestire”? «Facendo proposte mirate, che interessino soprattutto quel target di persone. Open Mic era una di quelle: c’era tanto rap nei brani presentati. Noi ci proviamo, ci vorrà tempo e pazienza».

A un anno e mezzo dalla vostra elezione che voto si dà Simone Cordaro? «Un sei – dice ridendo-: ho raggiunto la sufficienza ma non basta. Si può fare  e devo fare molto di più».

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Pubblicato il 09 Febbraio 2021
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