In Svizzera le prime “riaperture prudenti”, cosa cambia da lunedì 1 marzo
Potranno riaprire tutti i negozi, i musei, le sale di lettura delle biblioteche, gli impianti sportivi e per il tempo libero all’aperto. I ragazzi con meno di vent'anni potranno riprendere le attività sportive e culturali, anche al chiuso
Primi allentamenti dei divieti, da domani in Svizzera. A partire da lunedì 1 marzo potranno riaprire tutti i negozi, i musei e le sale di lettura delle biblioteche e ripartire le attività degli impianti sportivi e per il tempo libero all’aperto, quali le aree esterne dei giardini zoologici e botanici.
Lo ha deciso il Consiglio Federale che ha individuato una serie di “riaperture prudenti” dopo i divieti imposti per arginare la diffusione dell’epidemia da Coronavirus.
Tra le novità in vigore da domani, anche la possibilità di tornare ad incontrarsi (all’aperto) con familiari e amici e praicare attività sportive e culturali con non oltre 15 persone. I ragazzi fino a 20 anni inoltre potranno riprendere sport e iniziative culturali. Restano vietate le competizioni sportive popolari per adulti e le manifestazioni.
I primi passi della ripartenza sono stati decisi dal Consiglio federale nella sua seduta del 24 febbraio scorso, dopo avere consultato i Cantoni. La prossima fase di riaperture è prevista il 22 marzo, a condizione che la situazione epidemiologica lo consenta.
La successiva “tappa” sarà preceduta dalla consultazione dei Cantoni a partire dal 12 marzo e dalla decisione del Consiglio federale il 19 marzo. Gli allentamenti ipotizzabili riguardano, fra l’altro, le manifestazioni culturali e sportive in presenza di pubblico in spazi circoscritti, l’obbligo del telelavoro, la pratica dello sport in locali al chiuso e la riapertura delle terrazze dei ristoranti. Per valutarne la fattibilità, il Consiglio federale si baserà su una serie di indicatori: il tasso di positività, che deve restare al di sotto del 5 per cento; l’occupazione dei letti nei reparti di terapia intensiva con pazienti COVID-19, che non deve superare le 250 unità; il numero di riproduzione medio negli ultimi sette giorni, che deve restare inferiore a 1 e, da ultimo, l’incidenza della malattia calcolata su 14 giorni che, il 17 marzo, non dovrà superare il valore del 1° marzo, giorno delle prime riaperture.
Prima di prendere le sue decisioni, il Consiglio federale procederà a una valutazione complessiva di questi indicatori. Se nelle settimane a venire la situazione epidemiologica dovesse evolvere favorevolmente, il 22 marzo il Collegio governativo potrebbe prendere in considerazione anche la riapertura dei locali al chiuso dei ristoranti, la ripresa di altre attività al chiuso e il ritorno all’insegnamento presenziale nelle scuole universitarie.
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