50 anni dalla tragedia della Meloria, “ricordiamo i Caduti del Varesotto”

Avvenne nel 1971, tra le 52 vittime c'erano anche tre giovani del Varesotto. Un loro commilitone, anticipando la ricorrenza, lancia di nuovo l'appello per una dedicazione nelle loro città

Generica 2020

Ricorrono quest’anno i 50 anni della cosiddettatragedia della Meloria“, un incidente aereo durante l’esercitazione Nato “Could Stream”, che costò la vita a 46 militari italiani e 6 inglesi. Un C-130 carico di paracadutisti della Folgore scomparve nel Mar Tirreno senza lasciare apparente traccia, le ricerche furono lunghe e il recupero dei corpi complesso (un 47esimo paracadutista morì durante le operazioni).

Prende il nome dagli scogli (o secche) della Meloria, al largo di Pisa: fino ad allora legato nella Storia ad una decisiva battaglia navale del 1284, il nome della Meloria divenne sinonimo di una grande tragedia per i paracadutisti italiani della Folgore (foto: prima pagina dell’edizione straordinaria del giornale “Il telegrafo” di Livorno, conservato al Museo dei Paracadutisti). Tra i caduti nel mar Tirreno c’erano anche tre ragazzi residenti nel Varesotto: Paolo Donnarumma di Cardano al Campo, Danilo Dal Zotto di Cassano Magnago e Arturo Deiana, di Saronno.

«Paolo Donnarumma, che quella tragica notte volava su “Gesso4”, 19° alla porta di sinistra, era di Cassano Magnago; Danilo Dal Zotto, 4° alla porta di destra, era di Cardano al Campo. Paolo e Danilo avevano appena vent’anni, erano della stessa Compagnia ed entrambi del 2° scaglione 1971, sicuramente si conoscevano, chissà quante volte incontrandosi avranno parlato di Cassano e di Cardano» ricorda oggi Pietro Aldo Lamberto di Cassano Magnago, «paracadutista della Folgore, 1° scaglione 1971».

Anche Lamberto era impegnato in quei giorni nell’esercitazione Could Stream. L’incidente aereo avvenne il 9 novembre 1971 e quindi l’anniversario dei 50 anni arriverà solo nell’autunno prossimo, ma Lamberto lancia per tempo l’appello perché i giovani vengano ricordati anche a livello locale. Lui, residente a Cassano, si era già preso la briga di attivarsi per i due Caduti della zona del Gallaratese.
«”Via Paracadutista Ettore Carta; piazza Paracadutisti Carlo Franzon e Sandro Licori; via aviere Briam King”. Sono passati tanti, tanti anni da quella Tragica notte, oggi quei magnifici, splendidi Gigli, nei loro paesi, hanno una via, una piazza, una targa che li ricorda; tutti, tranne i due ragazzi del benestante Varesotto».

«Nell’autunno del 2018, chi scrive si è presentato, preceduto da appuntamento, presso il signor sindaco di Cassano Magnago e il signor sindaco di Cardano al Campo, ha dialogato sull’argomento, in separate date e sedi, e protocollato richiesta scritta, controfirmata dai famigliari di Paolo Donnarumma e Danilo dal Zotto, affinché si sopperisse alla mancanza. I primi cittadini di Cassano Magnago e di Cardano al Campo promisero che, di sicuro, qualcosa avrebbero fatto. Purtroppo alle parole non seguirono i fatti. Senso della presente: il 9 novembre, anno in corso, ricorrerà il Cinquantesimo della Tragedia, auguriamoci che una voce più autorevole della mia e dei famigliari di Paolo Donnarumma e di Danilo Dal Zotto, si elevi, cosicché, per quella data, ai nostri cari “ragazzi” venga donato quanto gli spetta».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 11 Marzo 2021
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