Accordo tra Lilt e Life Cure per potenziare le cure palliative domiciliari

Dalla sinergia nascerà una migliore formazione dei professionisti e volontari coinvolti ma anche uno sforzo congiunto per promuovere la cultura dei diritti sul fine vita previsti dalla Legge 38

fine vita cure palliative

A undici anni dall’approvazione della legge 38  sulle Cure Palliative e sulla Terapia del Dolore, resta ancora molto da fare per la sua completa applicazione. Occorre, soprattutto, una maggiore cultura sui diritti del fine vita, sul rispetto della morte dignitosa.  Una battaglia che Lilt porta avanti con impegno, andando a intercettare ogni possibile situazione o sinergia che possa contribuire a un miglioramento delle cure palliative, ancora oggi troppo segmentate e parcellizzate a secondo di territori.

Le attuali criticità rimangono, oltre alla inadeguata conoscenza della legge da parte dei cittadini ed alla insufficiente formazione del personale sanitario e del volontariato, anche legate ad una notevole disomogeneità territoriale della rete degli hospice e ad una inadeguata diffusione della assistenza domiciliare e delle cure palliative pediatriche.

La fase terminale è una condizione irreversibile in cui la malattia non risponde più alle terapie che hanno come scopo la guarigione. È caratterizzata da una progressiva perdita di autonomia della persona malata e dal manifestarsi di sintomi sia fisici, ad esempio il dolore, che psichici. Ed è proprio in questa condizione che il controllo del dolore e degli altri sintomi, dei problemi psicologici, sociali e spirituali assume importanza primaria. Lo scopo delle Cure Palliative non è pertanto quello di accelerare o di ritardare la morte ma di preservare la migliore qualità della vita fino alla fine.

Per garantire l’accesso equo e uniforme alle cure sul territorio nazionale è necessaria una diffusione dell’informazione e della consapevolezza nei cittadini e una più capillare formazione dei
professionisti sanitari sia nell’ambito di base che specialistico.

«Diventa fondamentale potenziare l’approccio palliativo, la presa in carico precoce e la continuità dell’assistenza, garantendo cure palliative e terapia del dolore in una prospettiva di
integrazione e complementarietà alle terapie attive – commenta Ivanoe Pellerin Presidente Lilt di Varese –  Al fine di completare la realizzazione delle reti, è altresì necessario prevedere che i servizi di cure palliative siano presenti in tutti gli ospedali, in modo da far crescere la capacità del nostro sistema di rispondere alla grande sofferenza dei malati ricoverati, che richiedono una presa in carico precoce che li accompagni nel loro percorso di malattia, compresa la fase più delicata del fine vita».

Si inserisce in questo sforzo il rapporto di collaborazione siglato con LIFE CURE emanazione di SAPIO che mira a costruire una rete sempre più professionalizzata e attenta a promuovere la cultura delle cure palliative. La scelta è stata spiegata dal presidente della Lilt Pellerin che ha dato il benvenuto al Dott. Nicola Mosca e al Dott. Michele Piovella AD di Life Cure che ha spiegato: « Ringrazio il Prof. Pellerin per il benvenuto e per l’opportunità di questa partnership a supporto dei pazienti in ambito domiciliare nella fase terminale della loro vita.
Mai come in questo momento il Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di una rete domiciliare di professionisti a supporto dei malati ed in particolare dei pazienti affetti da malattie oncologiche in fase avanzata o terminale. Life Cure già dal 2004 ha raccolto la sfida del territorio, integrando all’interno di servizi Sapio Life quali l’ossigeno terapia domiciliare, la ventilo terapia domiciliare, esperti qualificati in grado di coordinare e prendersi cura dei pazienti fragili e delle loro esigenze, e oggi più che mai ha ritenuto di fondamentale importanza  implementare un sistema formativo specifico per tutte le figure coinvolte nell’equipe di UCP-DOM che contribuisca a sviluppare le competenze alla base di queste specifiche professioni, tenendo conto dell’emergenza che tutti noi stiamo affrontando, dell’attuale carenza di personale sanitario, in particolare di palliativisti e della rapidità di intervento richiesta.  La partnership con LILT, in particolare, è caratterizza per una serie di iniziative legate alla formazione, alla promozione, alla ricerca e all’erogazione di servizi in grado di sviluppare competenze specialistiche nell’ambito delle cure palliative domiciliari». 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 19 Marzo 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.