All’architetto portoghese Eduardo Souto de Moura il riconoscimento dell’Albo d’Onore

Nel corso del secondo incontro di marzo di Thinking Varese, previsto mercoledì 24, il celebre architetto portoghese, dopo la sua conferenza, riceverà il riconoscimento dell'ordine degli architetti di Varese

Thinking Varese generiche

(Foto Sofia Moro)
Dopo le conversazioni sul genio di Pierluigi Nervi, il secondo appuntamento di marzo con il ciclo di conversazioni “Thinking Varese. Testimonianze di architettura”, organizzato e promosso dall’Ordine Architetti PPC Provincia di Varese è anche l’occasione per premiare una carriera.

All’architetto portoghese Eduardo Souto de Moura, protagonista dell’incontro del 24 marzo, verrà assegnato il riconoscimento dell’Albo d’Onore, edizione 2021.

L’appuntamento è per Mercoledì 24 marzo alle 19 nell’ormai consueta modalità Webinar, gratuita ma previa registrazione, che vede per gli architetti 2 crediti formativi professionali validi per il triennio 2020/2022. Dopo la conversazione con il maestro dell’architettura portoghese, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Varese consegnerà a Eduardo Souto de Moura il riconoscimento dell’Albo d’Onore, edizione 2021, assegnato per meriti inerenti la promozione dell’Architettura e la valorizzazione dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Nelle edizioni precedenti il riconoscimento è stato consegnato ad Anna Bernardini (2015), Cino Zucchi (2014), Francesco Dal Co (2013), Arturo Bortoluzzi (2012), Fortunato Pagano (2011), Luca Molinari (2010), Massimo Giuliani (2009), Aurelio Galfetti (2007).

Eduardo Souto de Moura  si è formato dopo la “Rivoluzione dei Garofani” (1974) che ha spazzato via l’impostazione tradizionale accademica portoghese, ed è emerso nel dibattito internazionale “per la capacità di cogliere la dimensione culturale e storica del progetto” (Angelillo), divenendo in breve tempo “un maestro nell’uso del cemento armato e nel recupero di edifici storici” dell’epoca postmoderna.

Opere celebri e significative della sua filosofia progettuale sono il Padiglione della conoscenza dei mari dell’Expo 1998 a Lisbona e quello portoghese dell’Expo 2000 di Hannover; la trasformazione dell’edificio della dogana in Museo dei trasporti e delle comunicazioni e la Casa del cinema, entrambi a Porto e completati nel 2002; lo stadio di Braga (2004), premiato con il Chicago Athenaeum International Architecture Award nel 2006; il Centro d’Arte Contemporanea di Bragança (2008). Inoltre, la stazione metropolitana (2005) e il complesso delle 2 torri per uffici Burgo Tower (2007) a Porto.

Molti i progetti di riconversione, un settore nel quale Souto De Moura è una delle principali figure di riferimento a livello mondiale.

Nel 2011 si è aggiudicato il premio Pritzker e tra gli altri premi importanti, anche il Wolf per le Arti nel 2013, mentre nel 2018 gli è stato assegnato il Leone d’Oro alla Biennale di Architettura di Venezia, “per la precisione con cui ha appaiato due fotografie aeree, rivelando così la relazione essenziale che sussiste tra architettura, tempo e spazio”. Nel 2019 vince l’Arnold W. Brunner Memorial Prize promosso dall’American Academy of Arts and Letters di New York.

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Pubblicato il 19 Marzo 2021
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