Il Consiglio Comunale approva le quattro delibere per la rigenerazione urbana
Zero consumo suolo, recupero di aree dismesse e degradate, nuova vita al costruito, questi gli obiettivi principali alla base del progetto
Parole d’ordine: rigenerare l’esistente e zero consumo di suolo. Là dove ci sono stabili abbandonati e aree dismesse, si incentiva la trasformazione per far rinascere zone un tempo al centro della vita cittadina e ora in stato di degrado da tanti anni. Per fare questo servono degli strumenti adatti: quattro delibere, approvate ieri in Consiglio Comunale, sono tra questi strumenti a disposizione per dare un’ulteriore spinta alle attività di rigenerazione urbana, con l’intento di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, e al contrario migliorare la qualità del tessuto urbano. Insomma, tra la città inerte, che si ripiega su stessa, e quella che vive e si muove, Varese sceglie la seconda versione.
Al centro dell’interesse sono tutte quelle zone edificate, con stabili vecchi e privi di pregio, e ora dismesse. L’obiettivo è incentivare il loro riutilizzo ed evitare che si vada a consumare suolo libero per costruire, attraverso la semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi, la riduzione dei costi, il supporto tecnico amministrativo, incentivando inoltre gli interventi di rigenerazione di elevata qualità ambientale, con la valorizzazione e sviluppo di infrastrutture verdi multifunzionali.
Un modo concreto per evitare ulteriore consumo di suolo e al contrario dare nuova vita all’esistente, valorizzando il territorio. Esempi tangibili di questo processo sono il masterplan del comparto Stazioni, la demolizione dell’ex fonderia di via Bainsizza, l’ex Enel, l’ex segheria in via Carcano, l’accordo di programma per l’area dell’ex Malerba.
«Le città che non si muovono e non ragionano su se stesse, arretrano – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Civati – In un contesto complesso come quello attuale, con la crisi economica e sociale da una parte e dall’altra con l’aumento di competizione e attrattività dell’area metropolitana di Milano, che sta vivendo un periodo fiorente di riqualificazione, la nostra sfida è quella di favorire e rendere più convenienti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, con particolare attenzione agli stabili abbandonati, per riqualificare le aree dismesse e riconnetterle con il territorio circostante, senza consumare suolo libero per edificare. La gestione e rigenerazione delle aree urbane è una priorità nell’agenda di ogni governo, sia locale sia nazionale. Anche Varese accoglie questa sfida».
Varese è quindi una città che si muove e rinasce, senza però rinnegare se stessa. Al contrario: proprio a partire dall’esistente, abbandonato e degradato, si pone l’obiettivo di riportare nuova vita, preservando così il suolo libero.
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