La causa con Coop e le centraline di Arpa fanno perdere le staffe al sindaco di Busto Arsizio

Consiglio comunale agitato ieri sera, martedì. Antonelli ha lasciato la seduta quando si è parlato della causa per danni intentata dalla Coop nei suoi confronti e ha litigato col presidente del consiglio per l'indagine sule emissioni dell'inceneritore

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In un comunicato condiviso dalla giunta e letto dal vicesindaco Manuela Maffioli si è condensata la risposta dell’intera amministrazione sulla causa civile tra il sindaco Antonelli e la Coop che coinvolge anche il Comune con il suo studio legale e l’assicurazione. Il colosso delle cooperative e della grande distribuzione si è sentita danneggiata da alcune azioni di disturbo messe in atto dal primo cittadino nei confronti del cantiere per la costruzione della rotonda sul viale Duca d’Aosta, opera prevista dalla convenzione con il Comune e necessaria all’apertura del supermercato.

Dopo oltre un anno di attesa è stata infatti discussa ieri sera, martedì, l’interrogazione presentata da Busto al Centro riguardo alle ripercussioni sulle casse comunali di un eventuale sconfitta giudiziaria (la causa riguarda anche l’attuale europarlamentare Isabella Tovaglieri, il comandante della Polizia Locale e alcuni dirigenti del Comune). Presentata da Laura Alba, l’interrogazione è stata discussa senza la presenza del sindaco che si è allontanato per tutto il tempo del dibattito.

La risposta, un testo preparato dalla giunta che non ha aggiunto nulla a quanto già si sapeva, si è limitata a spiegare che la causa è in corso e che il Comune ha attivato la propria assicurazione (la Algi Europe) che è stata ammessa come parte in causa dal giudice mentre il legale incaricato per difendere il sindaco è l’avvocato Raffaella Muroni.

La preoccupazione delle opposizioni riguarda le eventuali ricadute sul bilancio comunale (si parla di una di una cifra attorno ai 5,6 milioni di euro), già martoriato dai numerosi interventi di variazione dell’ultimo anno per soccorrere le attività commerciali colpite dalle chiusure anti-contagio e le famiglie. L’assessore al Bilancio Paola Magugliani ha spiegato che i conti del comune sono sani e che non ci saranno problemi di sorta per affrontare le spese derivanti dalla causa.

Rimane il fatto che il primo cittadino rischia di far sborsare al Comune che amministra una cifra considerevole per una vicenda che mischia questioni personali (l’astio mai celato contro la presenza del supermercato sul viale, ndr) e questioni politiche, essendo la Coop una realtà non riconducibile alla parte politica di cui fa parte.

La rabbia di Antonelli per la vicenda è esplosa nel punto successivo, una volta rientrato al suo posto. Si discuteva, infatti, una mozione bipartisan per un’indagine sulle emissioni dell’impianto Accam. Dopo una lunga e accesa discussione in commissione, infatti, la proposta del Pd ha trovato una quadra grazie anche al contributo della lista Idee in Comune che ha messo sostanzialmente d’accordo maggioranza e opposizione. Antonelli è sbottato contro il punto in cui si chiedeva ad Arpa di aumentare fino a 4 le centraline di rilevamento della qualità dell’aria in città e dotarle di apparecvchiature per la rilevazione del pm 2,5. Quella attuale rileva solo il pm 10.

«Pensate che Arpa non sappia fare il suo lavoro? Io questa mozione non la voto se non si toglie la parte relativa alle centraline». L’intervento scomposto di Antonelli è costato un richiamo dal presidente del consiglio comunale Valerio Mariani che ha creato un battibecco piuttosto pesante  con il sindaco che ha abbandonato nuovamente la seduta. La mozione è stata poi approvata da tutti i consiglieri tranne che da Antonelli.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Marzo 2021
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