Sei paulownie in ricordo delle vittime del Covid: a Ferno nasce il bosco dei respiri

Il bosco dei respiri è stato inaugurato a Ferno oggi, Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19

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«Ferno ha pagato un prezzo altissimo per il Covid-19: 18 vittime. Oggi, Giornata nazionale delle vittime del Covid, le ricordiamo tutte con le sei paulownie che stiamo piantando e che andranno a formare il bosco dei respiri», ha annunciato il sindaco Filippo Gesualdi, «è un momento di commozione, sia per le vittime fernesi sia per i loro famigliari che non hanno potuto abbracciarli per l’ultima volta». Il bosco dei respiri si trova tra via Piave e via Santa Maria: è stata anche installata una stele con una targa per commemorare le vittime.

Il bosco dei respiri è nato dalla sinergia tra l’amministrazione comunale e l’associazione samaratese Iris. «L’idea di commemorare i nostri morti ci è venuta a settembre, volevamo stare vicini alle famiglie di Ferno», ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali, Mauro Cerutti, «e con entusiasmo abbiamo individuato, insieme a Iris, l’area per il bosco dei respiri».

«L’idea del bosco dei respiri ci è venuta già ai tempi del primo lockdown, quando molti dicevano di voler piantare degli alberi in ricordo delle vittime – ha raccontato Emanuela Signorini, di Iris – ma parlare di alberi in maniera generica mi è sembrato riduttivo». Così Signorini ha individuato la paulownia, che secondo lei è la più adatta a simboleggiare il Covid e le vittime: «Le paulownie crescono velocemente e producono una grande quantità di ossigeno: è il modo migliore, secondo noi, per ricordare le vittime cui è stato tolto il respiro vitale e per darlo alle loro famiglie». Ha precisato, inoltre, che questi alberi sono degli ibridi di paulonia e che «non sono infestanti».

Ferno ha aderito alla proposta dell’associazione con entusiasmo, «sono entrati immediatamente nello spirito dell’iniziativa». Anche Olgiate Olona a novembre 2020 ha avuto il proprio bosco dei respiri: «La Paulownia infatti, con la sua crescita velocissima e le sue grandi foglie, produce molto più ossigeno di qualsiasi altra pianta conosciuta. Proponendo ai comuni la piantumazione di queste piante di alto fusto, Iris esorta le varie comunità a ricordare chi non c’è più pensando a chi rimane. Il respiro delle piante darà respiro alla speranza di tutti. Ora si attende che anche le altre amministrazioni comunali che hanno fatto propria l’idea di Iris portino a termine un progetto dal significato tanto nobile».

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 18 Marzo 2021
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