I piloti in esubero di Alitalia? “Trasferiamoli alle ferrovie”

Può sembrare una idea solo provocatoria, quella di Dario Balotta, che prende ispirazione da quanto sta accadendo in Svizzera e Germania, in un contesto in cui il Covid ha messo in ginocchio il trasporto aereo. "Puntiamo a riqualificare i piloti"

Generico 2018

I piloti in esubero di Alitalia? «Trasferiamoli alle ferrovie, riqualificandoli per condurre i treni». Suona come una provocazione, ma non lo è, l’idea lanciata da Dario Balotta, ex sindacalista dei trasporti e oggi attivo con l’Osservatorio Nazionale Liberalizzazione Trasporti.

«In situazioni analoghe a quella italiana – pochi macchinisti da una parte, e troppi piloti d’aereo dall’altra – i sindacati e i piloti svizzeri e tedeschi non si stanno opponendo alla prospettiva di un trasferimento, ma anzi stanno stringendo accordi».

Può sembrare una mezza provocazione, ma in effetti in Germania e Confederazione Elvetica l’idea di riqualificare in questo senso i piloti sembra poter trovare davvero applicazione (soprattutto in Svizzera, con Swiss International Air Lines, che prevede complessivamente in questa fase un taglio del 9% della forza lavoro). Tanto più che le misure di distanziamento stanno moltiplicando il numero di corse su rotaia e che proprio il sistema di treni ad Alta Velocità è un competitor diretto dell’aereo sul corto raggio, come ben dimostra la lotta sull’asse Milano-Roma-Napoli (negli ultimi anni sempre più a favore della rotaia).

Certo, Balotta non rinuncia al gusto della polemica, verso la politica e un po’ anche verso Alitalia.
«Mentre le più quotate ed efficienti Lufthansa e Swissair stanno cercando di ricollocare una parte dei loro piloti in esubero nelle ferrovie dei rispettivi paesi, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha nominato per Alitalia due nuovi commissari, da aggiungere all’attuale Giuseppe Leogrande. Ha aggiunto così due posti a tavola, visto che tra i nove membri del cda di ITA (la società incaricata di gestire la nuova Alitalia) la Lega non è rappresentata». «Anziché difendere le alte professionalità di molti piloti perennemente inattivi che si disperderebbero dall’inevitabile piano di esuberi derivanti dal ridimensionamento di ITA, prendendo esempio dall’estero e pensando a una loro ricollocazione nelle ferrovie italiane che si dice di voler rilanciare assieme alla sostenibilità dei trasporti, il Governo sta pensando ad un piano fatto di sola Cig ed esuberi. Piano che si aggiungerebbe a quelli del passato decennio, caratterizzato da cassa integrazione e prepensionamenti d’oro».

«Con il Covid, la crisi del trasporto aereo ha messo in ginocchio vettori ben più robusti di Alitalia, i quali però non aspettano di uscirne solo con aiuti di Stato e ammortizzatori sociali. Perché non provarci anche in Italia? Anche perché ci sono lavoratori più deboli da tutelare, in altri settori che la politica ha spesso dimenticato». Proprio nei giorni scorsi Balotta aveva criticato l’eccessiva attenzione della politica verso la compagnia della Magliana, a scapito di altre compagnie (tra cui quelle di base a Malpensa).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2021
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