Rigenerazione urbana, Comerio chiede 400 mila euro per la Vecchia Filanda

Un progetto per recuperare lo stabile dove hanno lavorato tante piccole comeriesi: l’obiettivo è farlo rivivere come luogo di lavoro e recuperare la memoria

Generica 2020

Un progetto per recuperare un luogo simbolo del paese, farlo rivivere come luogo di di lavoro, incontro, partecipazione e recuperare la memoria di tante piccole comeriesi.

Anche Comerio ha presentato un progetto inserito nel bando di rigenerazione urbana promosso da Regione Lombardia. L’obiettivo è la sistemazione del centro civico con finalità di tipo sociale correlate all’inclusione e al reinserimento lavorativo di soggetti fragili.

Un progetto da 500 mila euro, per cui il Comune ha presentato la richiesta di contributo per 400 mila al bando emesso da Regione. Lo stabile interessato è quello del centro civico, in via Stazione e mescola rigenerazione urbana di elevata qualità ambientale, con opere di riqualificazione e adeguamento funzionale, miglioramento dell’accessibilità e fruibilità dei servizi presenti e di progetto.

Il progetto è stato presentato dall’amministrazione guidata dal 2011 da Silvio Aimetti e rientra nel piano complessivo di rigenerazione del centro cittadino, in linea con quanto previsto nel PGT: «È fondamentale stimolare la rigenerazione urbana quale azione prioritaria non solo per ridurre il consumo di suolo, ma anche per migliorare la qualità funzionale, ambientale e paesaggistica dei territori e degli insediamenti, nonché le condizioni socio-economiche della popolazione, in modo che la riqualificazione di tali territori possa tradursi in un incentivo agli investimenti quale “volano” per la ripresa economica” – si legge nel progetto -. La finalità dell’intervento proposto nel presente documento è quella di migliorare il contesto urbano alla popolazione, rendendo più vivibile e fruibile il centro dei servizi del paese grazie al riuso di un corpo di fabbrica che, insieme agli altri edifici divenuti sede dei servizi del centro civico dal 1974, costituivano il vecchio opificio già sede di una grande filanda e, dal 1948, sede della produzione industriale del caffè decaffeinato col fortunato brevetto Hag, dove si lavoravano anche prodotti farmaceutici e medicinali, tra cui la Vegetallumina e la caffeina».

LA STORIA

L’intervento prevede la rigenerazione del centro civico comunale con finalità di tipo sociale correlate all’inclusione e al reinserimento lavorativo di soggetti fragili con la riqualificazione di un corpo di fabbrica in disuso nel centro del paese. Ciò costituisce anche l’opportunità per un adeguamento funzionale e miglioramento dell’accessibilità del centro civico di cui il fabbricato è parte e che già ospita la sede comunale, la biblioteca, le scuole elementari, l’asilo nido, gli ambulatori medici, il centro anziani, le sedi delle associazioni, l’ufficio postale, gli uffici dell’Istituto Comprensivo, il salone polivalente e le sale espositive.

È previsto il rifacimento e l’isolamento della copertura, oramai obsoleta, la posa di infissi con nuovi serramenti aventi requisiti conformi a quanto previsto dalle normative vigenti in materia di risparmio energetico, la posa di pavimenti, il rifacimento delle facciate, l’isolamento termico, nuovi impianti elettrici e termici, nuove distribuzioni interne, nuovi collegamenti verticali con particolare attenzione al miglioramento dell’accessibilità di tutti gli ambienti e dei servizi esistenti e di progetto.

«Con l’intervento si propone di realizzare un polo locale nel quale possano trovare collocazione dei progetti di reinserimento sociale e lavorativo per persone con diversi tipi di fragilità, progetti attualmente gestiti con notevoli risultati sociali da associazioni del Terzo Settore da tempo operanti nel Comune di Comerio – si legge ancora nel progetto -. Oltre a questo l’immobile, per la sua centralità, si presta a diventare sede di servizi di prossimità per l’intera comunità con una particolare attenzione alle fasce della terza età e a quella giovanile, essendo già presenti, sempre all’interno del Centro Civico dei servizi ad essi dedicati (centro anziani e Biblioteca, ludoteca). L’intervento permetterà di creare un piccolo polo facilmente raggiungibile da paesi limitrofi a piedi e con mezzi pubblici, il tutto in un’ottica di mobilità sostenibile».

Nello specifico, col progetto presentato in Regione il Comune di Comerio intende dar vita ad un centro civico multidisciplinare di connessione tra discipline artistiche, produzione artigianale, e fruizione del patrimonio culturale, che attragga sia i residenti che i potenziali visitatori esterni alla comunità locale, quale fulcro di una rigenerazione urbana inclusiva delle fragilità.

A partire dalla valorizzazione delle risorse associative locali, si prevede «l’avvio di laboratori aperti in particolare sul tema del “verde urbano”, dei “saperi artigianali”, e della salvaguardia del patrimonio artistico-culturale locale, quali strumenti di coesione e inclusione sociale di cittadini fragili o svantaggiati nonché di giovani alla ricerca di primi ambiti di sperimentazione delle proprie capacità produttive e creative. I laboratori aperti costituirebbero un’offerta locale di iniziative trasversali alle diverse possibili fasce di beneficiari, quali occasioni di apprendimento di competenze propedeutiche all’inserimento lavorativo e di prima sperimentazione sul campo (cura del verde, artigianato, turismo culturale) con percorsi supportati dalla comunità locale e dalla cittadinanza attiva».

Tommaso Guidotti
tommaso.guidotti@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Marzo 2021
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