“Superscuola”, verde e nuovi spazi, nel progetto per Cascinetta e Cajello

Maggioranza e opposizione hanno concordato sul quartiere in cui intervenire, anche se rimangono le distanze sull'idea della scuola unica. La "candidatura" per il bando regionale di rigenerazione sarà affidato ad una società specializzata

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La città di Gallarate punterà sul progetto per Cascinetta-Cajello-Azalee: sarà questo l’intervento che sarà presentato (entro il 18 marzo) per il bando regionale di rigenerazione urbana che potrebbe portare tra i 10 e i 15 milioni di euro di fondi europei.

La definizione del progetto è stata decisa dai capigruppo dei partiti rappresentati in consiglio comunale, nella riunione di martedì sera. «Sono soddisfatto perché al di là di qualche scaramuccia il lavoro è stato condiviso, approfondito, con un confronto vero» dice Donato Lozito, il presidente del consiglio comunale.

Settimana scorsa c’era stato uno stop momentaneo (le «scaramucce» citate da Lozito), poi superato. Alla fine il centrosinistra e il centrodestra hanno convenuto sulla scelta del progetto per Cascinetta-Cajello, «l’area con già aspetti interessanti per il bando» dice il sindaco Andrea Cassani. E i punti – detta in modo sintetico – sono: scuole, case popolari, spazi per gli anziani e per le donne, verde che migliori la qualità di vita.

Il bando prevede di intervenire su aree ed edifici di proprietà comunali. Sulle scelte da fare per le scuole le idee – a dire il vero – erano decisamente divergenti: il centrodestra sosteneva l’idea di una nuova “superscuola”, un polo unico per più quartieri, vale a dire appunto Cascinetta, Cajello e anche le Azalee (visto anche il calo demografico). Il centrosinistra invece aveva un approccio diverso: recuperare al meglio gli edifici esistenti, affiancando nuove funzioni, rese possibili anche dalla riduzione del numero degli alunni causa il già citato calo demografico. D’altra parte sabato anche Margherita Silvestrini aveva ribadito la disponibilità a convergere comunque, anche se il centrodestra fosse andato avanti con l’idea della “superscuola”

«Pur partendo da presupposti diversi, abbiamo trovato un accordo» dice il sindaco. Alla fine prevale la linea del centrodestra di un polo scolastico unico, ma nel documento di inquadramento condiviso si insiste sulla sostenibilità dell’edificio e sulla tutela del verde. Il bando infatti fa della sostenibilità ambientale un tema centrale e dunque – se si va avanti con la “superscuola” – il centrosinistra ritiene si debba inserire elementi di «compensazione ambientale», dice Giovanni Pignataro, capogruppo Pd. Quali? Una «ripiantumazione a parco a Cajello in via Passo Sella», su un’area comunale oggi incolta.

Se fin qui si parla degli elementi da inserire nel progetto del bando, c’è un punto che è stato rinviato: il destino delle scuole primarie di Cajello, che dovrà trovare una nuova funzione. Per il resto sugli altri edifici scolastici che si libererebbero si è concordata una “attenta verifica” in futuro, per evitare il rischio che rimangano inutilizzati e a degradarsi ma invece vengano riutilizzati (ad esempio a Cascinetta si farebbe un coworking con asilo nido)

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La proposta portata dal sindaco Cassani e fatta propria dal centrodestra. Per la candidatura al bando dovrebbe essere stralciato l’intervento sull’edificio della scuola primaria di Cajello via Liberazione

Rigenerazione urbana, una società curerà il progetto da presentare al bando

La proposta definitiva è stata sottoscritta dalle forze presenti all’incontro, a cui hanno partecipato il sindaco con gli assessori Zibetti e Mazzetti; Pignataro e il segretario Davide Ferrari per il Pd; Sebastiano Nicosia e Cesare Coppe per Città è Vita; Rocco Longobardi di Gallarate 9.9; Stefano Deligios per la Lega; Calogero Ceraldi per Forza Italia;  Lozito e Giorgio Luini per Cittadini di centro.

A questo punto, come si procede? La scadenza è vicina, il 18 marzo. Per questo si è concordato sull’affidamento del progetto di candidatura ad una società specializzata: è stata individuata TradeLab di Milano, «che ha seguito il bando del DUC che si era rivelato vincente», dice Cassani.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 03 Marzo 2021
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