“Varese Green”: innovazione e mobilità sostenibile

Giovedì 18 marzo dalle 14:30 alle 18:00 VareseNews organizza e trasmette l'evento in programma alla Milano Digital Week

Generica 2020

VareseNews e V2Media, la media company che edita tutte le testate del gruppo, tornano per il secondo anno alla Milano Digital Week, l’iniziativa dedicata al digitale che quest’anno ha come tema “Città equa e sostenibile”. E lo fanno declinando uno dei temi cruciali per il futuro del pianeta: la mobilità sostenibile.

Il territorio di Varese vuole diventare elemento centrale di un progetto interregionale di mobilità avanzata che comprende le province di Milano, Monza Brianza, Como, Lecco, Novara e Verbania, area in cui sono dislocate 1.510 aziende del settore che danno lavoro a 83.364 persone.

Varese è la seconda provincia per numero di imprese potenzialmente coinvolgibili, terza per fatturato e occupati. La transizione verso un nuovo paradigma produttivo è un passaggio complesso che va affrontato supportando le imprese, dando informazioni, facendo formazione e investimenti in marketing territoriale.

Marco Giovannelli ha spiegato il perché VareseNews e V2Media hanno voluto organizzare questa giornata dedicata alla mobilità sostenibile: “E’ stata una scelta precisa, dedicata ad un tema importante, un aspetto della vita quotidiana qual è la mobilità. Il momento è particolare e ci si domanda come si ripartirà. Presenteremo con piacere progetti operativi e metteremo in collegamento un’esperienza nazionale – come quella promossa dal Governo con il Recovery Plan –  con il Comune di Varese, che è uno dei soggetti che si è aggiudicato questa opportunità”

Un programma fitto con tanti ospiti dal mondo della politica, delle imprese, dell’università e dell’attivismo. Di seguito gli appuntamenti della lunga diretta, trasmessa anche sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di VareseNews.

Ore 14:30

“Italia city branding 2020”, un bando per le città

Varese green

Con:

Giancarlo Defazio, direttore generale Investitalia

Ivana Perusin, assessore Comune di Varese

L’assessore Perusin ha raccontato il Progetto strategico “Varese Green Hub”, che coinvolge un’area che va dal Piemonte al Canton Ticino, passando da VArese. Più di 1500 imprese per 84 mila addetti ai lavori. “Parliamo di centro di ricerca nell’ambito dell’automotive sostenibile. Da un lato sarà pura ricerca, ma affiancato da momenti di ricerca applicata:  intelligenza artificiale e big data analytichs, gli ambiti di intervento. Temi legati all’European Green Deal, vocazione poggiata sia sul lato green che sulla vocazione industriale presenti nel territorio del varesotto, grazie anche alle Università presenti.

“L’area dove insediare il centro ricerca è quella della Valle Olona, nella ex scuola De Amicis“, continua l’assessore, “area che ha una sua storia industriale (tessile) e ci piace dare un continuum anche rigenerando i molti stabili esistenti. Il tutto riconvertendo un polo che era molto inquinante ad una economia green. Ha poi una posizione strategica e apre la porta verso l’Europa, la Svizzera e la Germania. Un progetto che è anche progetto di branding per la città. Questo centro di ricerca rientra nelle nove aree interessate dal macro progetto.”

Una direzione di trasformazione e riconversione , quella chiesta dal governo. “Il Bando nasce dalla consapevolezza che i capoluoghi di Provincia hanno immenso potenziale per lo sviluppo industriale”, spiega Giancarlo De Fazio di Investitalia, “che hanno però sofferto di un defict dell’attenzione rispetto all’impegno politico per lo sviluppo delle aree metropolitane. Le città hanno bisogno di risorse assegnate in maniera diretta e obiettivi chiari, per realizzare interventi declinati in maniera lineare e di misure di supporto anche tecnico amministrative, se i progetti riguardano materie di nuova competenza, per cui non c’è magari una figura formata all’interno dei comuni”.

Ore 14:50

Ambiente, qualità della vita e mobilità: le strategie della Regione Lombardia e dell’Emilia Romagna

Varese green

Con:

Raffaele Cattaneo, Assessore all’ambiente della Regione Lombardia

Elly Schlein, vicepresidente Regione Emilia Romagna

L’ambiente non conosce confini regionali: ne parliamo con due rappresentati istituzionali di Lombardia ed Emilia Romagna. Per Raffaele Cattaneo, Assessore all’ambiente di Regione Lombardia ” l’Ambiente è un tema ambizioso. Oggi viviamo una fase in cui la parola “Ambiente” è il nuovo nome dello sviluppo. La prima strategia che vogliamo mettere in campo è un cambio di cultura, basata su un alleanza forte fra impresa e ambientalismo, dove entrambi devono assumere un atteggiamento nuovo. I prossimi anni sono quelli di un cambiamento che avrà un livello di pervasività forse maggiore della rivoluzione industriale. Necessitiamo di una economia circolare, che elimi la parola rifiuti, punti alle nuove fonti energetiche rinnovabili e alla tutela della biodiveristà. Regione Lombardia sta passando da una politica dei vincoli e dei divieti ad una che favorisca comportamenti virtuosi attraverso il sistema degli incentivi. Le persone scelgono comportamenti virtuosi quando vengono accompagnati nella giusta direzione.”

Per Elly Schlein, Vicepresidente Regione Emilia Romagna “La sfida è irrimandabile, abbiamo pochissimo tempo. Ma qualcosa sta cambiando e si sta aprendo un nuovo paradigma europeo. Dopo questa pandemia è emerso come sia inscindibile migliorare la qualità di vita dell’ambiente e delle persone. In Emilia Romagna ne siamo consapevoli e abbiamo riunito Province, Comuni e Università, settore produttivo e mondo dell’associazionismo: abbiamo creato il “Patto per il lavoro e per il Clima“. Obiettivi? Nuovo sviluppo e impresa di qualità, sostenibili da punto di vista energetico. Come? Grazie ad investimenti in tecnologia ed innovazione, dall’agricoltura alla mobilità. Il tema è come rendere appetibile dal punto di vista economico lo sviluppo sostenibile.”

Ha poi concluso auspicando un intervento comune da parte delle regioni della Pianura Padana per migliorare la qualità dell’aria, sottolineando il ruolo fondamentale del trasposto pubblico, potenziando reti ma anche accompagnando una svolta culturale con scuole e società. Fra i progetti quello di una metropolitana leggera che possa alleggerire il traffico della riviera Romagnola.

Ore 15:20

Nuovi scenari e sviluppo dei territori. Una ricerca per un nuovo hub della mobilità avanzata

Varese green

Con:

Lorenzo Tavazzi, Partner e Responsabile Scenari e Intelligence The European House-Ambrosetti

Mauro Colombo, direttore generale Confartigianato Imprese Varese

Il Dottor Tavazzi, Partner e Responsabile Scenari e Intelligence The European House-Ambrosetti, ha mostrato la crescita delle emissioni di CO2 dagli anni 1990 sottolineando come l’Italia sia un paese molto legato al trasposto “su gomma” e come l’età media dei veicoli sia più alta rispetto alla media europea.

“Tutto questo ha dei costi per il paese: circa 115 milioni di euro all’anno. Ma stiamo vivendo un cambio di paradigma, quello della mobilità avanzata, che porta un effetto evidente: la “flotta veicolare” in Italia cambierà radicalmente. Con Confartigianato abbiamo progettato una visione di sviluppo per il futuro di Varese, fra cui rientrava proprio la mobilità avanzata. Per le sue caratteristiche il territorio della Provincia di Varese si presta bene ad essere Hub di una nuova mobilità, per al sua rete di imprese e la sua localizzazione strategica (nazionale e internazionale)”, ha poi mostrato l’impatto economico positivo che può avere la scelta di investire nella mobilità avanzata.”

Per Mauro Colombo, di Confartigianto Varese, il tessuto produttivo deve credere nella inevitabilità e nella opportunità di un cambio di marcia, scegliendo un modello produttivo e di mobilità sostenibile. “Abbiamo migliaia di aziende che operano nel settore della mobilità tradizionale che devono specializzare competenze e accettare la sfida al cambiamento, che deve vedere una orchestrazione di interessi fra privati e amministrazioni pubbliche. Come Confartigianto abbiamo messo in rilievo quanto sia fondamentale accettare questa sfida perché, nell’ambito della competitività del settore manifatturiero, scegliere di investire nella mobilità sostenibile può essere l’opportunità per invertire il trend del calo del fatturato.”

Ore 15:40

Le due erre: rinascita e resilienza, come si muoveranno le nuove generazioni. La green mobility a Varese.

Varese green

Con Andrea Poggio, Legambiente e autore di Green mobility

Quello che è successo ci segnerà e ha generato una crisi economica che in generale peggiorerà lo sviluppo della mobilità sostenibile, perché ci siamo impoveriti.  Andrea Poggio, di Legambiente Onlus, mostra i dati di questa tendenza. Sui  veicoli leggeri siamo tornati – tolta la pausa del primo lockdown-  a muoverci più dell’anno precedente, ma meno con mezzi sostenibili.

Se guardiamo i mezzi pubblici il calo è fino al 90%. I turisti non vengono più in Italia, il che contribuisce a fare crollare il traffico a piedi nelle grandi città.  Ma proprio nelle grandi città lo sviluppo della mobilità sostenibile è più forte. Fino a due anni fa l’80% metteva in conto di spostarsi per andare in ufficio a lavorare. Post pandemia la percentuale è scesa al 34%. Questo farà ripensare al paradigma della mobilità, non avrà senso pensare all’abbonamento per esempio, col rischio di ricorrere a mezzi privati più che a quelli pubblici.

“Come ripartiremo dipenderà molto dalle politiche pubbliche. Ripartiremo migliori con la green mobility? Sì, ma andranno ri-disegnatge le strade, concependo la presenza di mezzi alternativi all’automobile. Andranno bloccate le vecchie auto e ripensate quelle nuove, visto che anche le tendenze di mercato rivelano l’elettrico in crescita. Il rischio è quello però anche di fare un passo indietro, per esempio guardando il dato dell’acquisto di nuovi autobus da parte delle amministrazione, che è in forte calo.”

Ore 16:00

“Mobilità sostenibile e innovazione: il valore della ricerca e delle reti”

Varese green

Con Elena Maggi, mobility manager e docente Università degli studi dell’Insubria

La Professoressa Maggi, docente di economia con delega allo sviluppo sostenibile e mobility manager dell’ateneo varesino, ci conduce nel mondo della mobilità sostenibile, dal punto di vista accademico.

L’Università degli Studi dell’Insubria ha nel proprio piano strategico il contribuire agli obiettivi dell’Agenda  2030 delle Nazioni Unite. Coinvolti nel progetto docenti e personale a 360° dell’Ateneo. La Professoressa ha spiegato come la mobilità sostenibile riguardi sette dei trenta obiettivi dell’Agenda 2030. Il trasporto è impattante sull’ambiente (70% emissioni di CO” proviene dal trasporto stradale – sul totale della CO2 dei trasporti) e va quindi minimizzato. Ma il paradigma dello sviluppo sostenibile vuole, e deve, legare questa riduzione con gli obiettivi dello sviluppo economico e con quello sociale inerenti alla salute, alla qualità della vita, alla riduzione delle malattie.

Presentate poi le best pratices dell’Ateneo, fra cui la Rete delle Università Sostenibili e il progetto Green School in cui l’Università è in prima linea a livello progettuale. Il 26 marzo si terrà il webinar dedicato allo “Sviluppo Sostenibile: Università e territorio”. E’ possibile iscriversi qui.

Ore 16:20

Sostenibili e innovativi: la sfida green dopo la pandemia

Generica 2020

Con:

Samuele Astuti, consigliere regionale, segretario commissione attività produttive e formazione Regione Lombardia

Fabio Lunghi, Presidente Camera di Commercio Varese

Luca Spada, ceo Eolo e vice presidente Unione degli industriali Varese

Marco Brusati, Imprenditore e docente a contratto Università Liuc – Carlo Cattaneo

Coordina Michele Mancino, vice direttore e responsabile economia Varesenews

Quali sono i cardini dello sviluppo sostenibile?

Il concetto di innovazione, l’Homo Sapiens e il suo ruolo nella sopravvivenza della specie e dell’ecosistema sono stati gli spunti di riflessione posti da Marco Brusati, docente alla LIUC – Università degli Studi Carlo Cattaneo, cha ha voluto inquadrare l’esplosione della produttiva negli ultimi decenni della storia dell’uomo, e con loro le esternalità negative. “Il 2020 ha visto la massa antropogenica superare la biomassa. Il peso di ciò che è stato costruito dall’uomo è maggiore della massa vegetale. Il modello dominante è stato un modello estrattivo, dobbiamo passare ad un modello rigenerativo”, ha dichiarato il Professore, sottolineando il ruolo chiave delle imprese nella svolta che ci attende.

Il ruolo della tecnologia e della rete è stato invece al centro dell’intervento di Luca Spada, CEO di Eolo, che ha spiegato come la pandemia ha anche portato insegnamenti che contribuiranno a modificare il concetto del lavoro. L’azienda sta già pensando di riorganizzare il lavoro dei dipendenti, lasciando la possibilità dello smartworking durante alcuni giorni della settimana, che contribuirà da un lato a ridurre il traffico e dall’altro a “donare” tempo per sé e la famiglia. “Anche gli spazi degli uffici verranno ricalcolati, stiamo uscendo dall’ottica dell’ufficio dove passare 8 ore di lavoro: l’ufficio diventa il luogo delle riunioni e degli incontri, e parte della sfera sociale delle persone. Spazi ampi dedicati allo scambio di idee, più che i cubicoli monoposto a cui l’immaginario classico dell’impiegato ci ha abituato.”

“Il decisore pubblico deve avere il ruolo di decisore”, ha dichiarato poi Samuele Astuti consigliere di Regione Lombardia, ” e deve farlo nel settore della formazione, perché nuove tecnologie richiedono nuove figure professionali. Allo stesso modo deve scegliere in quali settori investire e scegliere un ordine di priorità. Questo momento storico permette di mettere la palla al centro, e deve essere un centro basato sulle attività produttive, sulla formazione e sulla conversione sostenibile.”

“All’interno di un sistema che cambia in maniera così pervasiva se una realtà non si prepara al cambiamento, il cambiamento la travolgerà: la svolta sostenibile è inevitabile”, ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Varese, Fabio Lunghi, “Noi tocchiamo con mano la volontà delle imprese a muoversi nell’ottica della sostenibilità e dell’economia circolare. Tutti concetti giusti e condivisibili che poi vanno però declinati all’interno delle realtà produttive, vanno resi reali, e non è così scontato quando poi ci si cala nelle singole realtà.”

Ore 17:15

Transizione ecologica, dal lago alla montagna: navigazione, ciclabili e…

Varese green

Chiusura dei lavori con

Dino De Simone, assessore all’ambiente del Comune di Varese

La città di Varese ha una peculiarità: un territorio dal lago alla montagna e una situazione di “Hub dei mezzi pubblici“, che la tiene in connessione con i principali snodi europei, da Malpensa a Zurigo. Spesso sono per primi i cittadini a non rendersi conto dei tanti grandi cambiamenti avvenuti in questi ultimi anni. Ne parliamo con Dino de Simone, amico di VareseNews e Assessore all’Ambiente del Comune di Varese  “La transizione ecologica per essere profonda deve essere desiderabile. Deve portare benessere e lavoro, non nel senso consumistico del termine, ma nel senso di una migliore e più bella strada da seguire.”

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Marzo 2021

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