Il canottaggio piange Filippo Mondelli, morto a 26 anni per un tumore

È stato campione del Mondo a Plovdiv nel 2018 con il quattro di coppia. Cresciuto nella Canottieri Moltrasio, faceva parte delle Fiamme Gialle

Filippo mondellini

Il mondo del canottaggio è in lutto per la morte di Filippo Mondelli, atleta comasco campione del mondo di canottaggio nel 2018 nel quattro di coppia.

Mondelli è morto giovedì 29 aprile a Cernobbio dopo aver lottato per molti mesi contro un tumore scoperto nel gennaio del 2020, un osteosarcoma maligno. Il campione comasco avrebbe compiuto 27 anni il prossimo 18 giugno.

Nato a Como nel 1994, ha iniziato la carriera sportiva nella Canottieri Moltrasio ed è entrato a far parte del Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle.

Dal 2012 ha iniziato a fare parte del giro della Nazionale Italiana nelle categorie Junior e Under 23 e nel 2017 è entrato nel gruppo olimpico conquistando subito un oro europeo e un bronzo mondiale nel doppio con Luca Rambaldi.

Nel 2018, passando nel quattro di coppia, ha vinto un altro oro europeo e soprattutto l’oro mondiale a Plovdiv. 

Ecco le parole con cui è stato salutato dalla Federazione Italiana di Canottaggio

Nella sua vita è sempre stato un guerriero. È stato un ragazzo che ha lottato, gioito e goduto della vittoria più bella, il titolo mondiale sul quattro di coppia conquistato il 15 settembre 2018 a Plovdiv al termine di una gara perfetta. Uno spettacolo straordinario! Un risultato che doveva essere il preludio di altri traguardi sportivi ancora più importanti. E quindi il 31 agosto 2019 è ancora Filippo, con il suo quattro di coppia, a qualificare la barca per le Olimpiadi e vincere la medaglia di bronzo. Tutto perfetto, tutto andava secondo programmi, ma poi, era il 13 gennaio 2020 e ancora non si percepiva la crisi pandemica, abbiamo dato la notizia che Filippo, il “Pippo nazionale”, doveva fermarsi per un problema che pareva si potesse risolvere e permettergli di tornare con i suoi compagni di barca, con la sua nazionale olimpica, e con il piglio giusto è iniziato il suo percorso verso l’agognato recupero. Ma oggi ad un anno, tre mesi e sedici giorni dalla scoperta della grave malattia dobbiamo dare la notizia che mai nella vita avremmo voluto dare: Pippo non ce l’ha fatta!

Pippo, da guerriero quale era, è stato vinto da un avversario implacabile che non ha avuto rispetto per la sua giovane età – a soli 27 anni –, non ha avuto rispetto per la sua famiglia e per tutte le persone che lo hanno amato. Saremo noi, insieme a tutti quelli che hanno apprezzato la sua passione per la vita e per il canottaggio, amato per il ragazzo solare che era, condiviso con lui tutto, supportato ogni volta che ne aveva bisogno, gioito con lui per tutte le belle cose che ci ha regalato, a rimanere in rispettoso silenzio per la grave perdita che ha colpito la sua famiglia e tutta la comunità remiera e sportiva nazionale, poiché da poco era stato eletto, il più votato, come componente in quota atleti del Consiglio Nazionale CONI. Silenzio e rispetto per la perdita incolmabile di un ragazzo speciale in tutto. Silenzio e rispetto per il dolore che ha colpito la sua famiglia. Silenzio e rispetto per il dispiacere e l’amarezza di tutte le persone che lo hanno conosciuto.

Con silenzio e rispetto tutta l’Italia del canottaggio, insieme al Presidente del CONI, al Presidente della Federazione, al Consiglio federale, allo Staff Tecnico, a tutti i compagni di nazionale, formula le più sentite condoglianze per la scomparsa del caro Filippo. Rimarrai sempre nei nostri cuori. Ciao Filippo!!

“Dolore e tristezza”, sono i sentimenti che esprime il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Nel manifestare il cordoglio e la vicinanza dell’intera Giunta regionale – conclude il governatore – ci stringiamo ai familiari e ai cari di Filippo. Porteremo nel cuore il suo ricordo e le sue imprese sportive”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2021
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