“Cartelle pazze” a Gallarate: modificate le tariffe, arriveranno nuove cartelle

La giunta Cassani ha adottato una nuova delibera che rivede le tariffe e sostituisce quella approvata nel marzo scorso, per risolvere le "storture" che erano emerse

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Dopo il caso delle “cartelle pazze” sull’imposta pubblicitaria, la giunta del sindaco Cassani ha approvato una nuova delibera che modifica le tariffe e sostituisce quella approvata nel marzo scorso.

Il provvedimento è stato validato nella riunione di giunta di oggi, mercoledì 28 aprile: le nuove tariffe sostituiranno quelle di marzo e verranno emessi nuovi bollettini.

Il caso ha suscitato molte polemiche, anche a fronte del fatto che – al di là di quanto scritto nella prima delibera – in effetti molte persone avevano segnalato appunto un aggravio significativo. «“Storture” puntuali introdotte con la tariffazione del nuovo canone patrimoniale di concessione», le definisce l’assessore al bilancio Stefano Robiati.

Che spiega l’origine legata al cambio di nome: «La materia dell’imposizione sulla pubblicità e sull’occupazione del suolo pubblico è stata innovata dal legislatore nazionale con l’introduzione del canone unico patrimoniale. Come molte delle ultime riforme in materia, si veda il caso dell’imposizione immobiliare comunale (IMU, TASI), si tratta più che altro di modifiche formali e non sostanziali: in pratica a più imposte, se ne sostituisce una di nuova denominazione che riassorbe le precedenti».

Robiati sottolinea un aspetto che già aveva rivendicato il sindaco Cassani: «L’impostazione seguita dall’Amministrazione comunale, aderente alle norme, aveva ed ha tuttora l’obiettivo dell’invarianza di gettito, intesa sia a livello complessivo sia a livello di minori ripercussioni possibili sul piano dei singoli contribuenti». Il problema invece riguarda gli algoritmi di calcolo applicati alle tariffe fissate dalla giunta: «La normativa precedente, risalente a circa un ventennio fa, ha favorito il proliferare di una moltitudine di casistiche, con l’applicazione di coefficienti di maggiorazione e algoritmi di calcolo che hanno creato un ventaglio alquanto complicato a livello interpretativo per i non addetti ai lavori».

«L’intento perseguito con la deliberazione n. 38/2021, che ha originato qualche non voluto fenomeno distorsivo, era appunto diretto anche alla semplificazione della disciplina applicativa. Disciplina che per la sua complessità dava adito a interpretazioni divergenti, come di tutta evidenza riscontrato a valle della applicazione delle nuove tariffe con l’emissione da parte della concessionaria ICA S.r.l. di avvisi di pagamento riportanti significative maggiorazioni rispetto al 2020».

Nuova giunta Cassani

«Nel riaffermare i propri obiettivi di sostegno al tessuto economico locale, la giunta ha modificato nei fatti (revocando la precedente deliberazione e adottandone una sostitutiva) le previsioni che hanno comportato le maggiori criticità applicative, con l’emissione delle cosiddette “cartelle pazze. Si è dunque data una risposta concreta di vicinanza alle categorie, già colpite dall’emergenza sanitaria divenuta ormai emergenza economica».

Imposta pubblicità Gallarate, nuovi termini

Ma adesso come proseguono le cose? C’è una nuova delibera, ma nella pratica cosa significa?
«Per l’annualità corrente è stata deliberata una proroga dei termini di versamento a tutto il 30 giugno, al fine di consentire la riemissione di avvisi corretti, e la possibilità di pagamento rateale».

Qualcuno dice di aver già pagato il bollettino. Robiati rassicura sul fatto che si risolverà anche questa casistica: «Chi avesse già provveduto a pagamenti in misura incongrua rispetto a quanto effettivamente dovuto si vedrà riconosciuto d’ufficio un rimborso all’esito delle operazioni di conguaglio».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 28 Aprile 2021
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